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Argegno, sinonimo di autenticità e tranquillità, è una località d'atmosfera affacciata sulla sponda occidentale del lago di Como e guardata alle spalle dalle montagne della Valle Intelvi. Il comune si snoda a partire da piazza Roma, con le sue abitazioni colorate e i numerosi caffè e ristoranti che si trovano lungo la riva lacustre. Poco distante dalla piazza, si incontra un magnifico ponte romanico, che attraversa il torrente Telo e collega le due parti di Argegno, con la sua caratteristica arcata a punta a raccontarne l'origine romana. A fare da cornice, c'è il vicolo Mulini, dove nel 1600 fu costruita la "roggia Molinara", un ingegnoso sistema di canalizzazione delle acque del Telo, utilizzato per alimentare con energia idraulica i quattro mulini destinati alla macinazione di frumento, granoturco e castagne provenienti dalle selve della valle. Si possono poi esplorare con una passeggiata le viuzze a gradoni che portano alla parte alta di Argegno, dove ammirare i dettagli delle tipiche costruzioni medievali del centro rivierasco, un tesoro storico che ancora oggi preserva gelosamente la fisionomia originaria del paese, grazie alla scelta di uno sviluppo turistico sostenibile. La parrocchia della SS. Trinità è stata costruita in stile neo-romanico nel Novecento in sostituzione della vecchia chiesa, con una facciata abbellita da un rosone centrale sotto il quale si trovano i mosaici raffiguranti i quattro evangelisti, il patrono di Como Sant'Abbondio e Sant'Anna, patrona di Argegno. La chiesa di san Sisinnio è invece arricchita da ammirevoli affreschi, stucchi e tele a olio, da un tabernacolo rinascimentale e dai busti reliquiari lignei di S. Faustina e Liberata. Una particolarità: questa basilica è stata anche la sede del comitato provvisorio di insurrezione della Valle Intelvi durante i moti rivoluzionari del 1848. Ci si sposta invece fuori dal centro abitato per visitare il santuario di Sant'Anna - in realtà dedicato alla Madonna di Gelpio, la cui immagine è custodita in un'edicola sull'altare maggiore - trasformato da edicola votiva in chiesa con un voto popolare in tempo di peste. Particolarmente degno di nota è il ciclo di affreschi realizzato dall'artista Isidoro Bianchi (nato e deceduto a Campione, 1602 - 1662), che adorna il presbiterio e narra le storie della vita della Madonna. Da non perdere è la processione di Sant'Anna, che si celebra ogni anno il 26 luglio.
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Argegno, sinonimo di autenticità e tranquillità, è una località d'atmosfera affacciata sulla sponda occidentale del lago di Como e guardata alle spalle dalle montagne della Valle Intelvi. Il comune si snoda a partire da piazza Roma, con le sue abitazioni colorate e i numerosi caffè e ristoranti che si trovano lungo la riva lacustre. Poco distante dalla piazza, si incontra un magnifico ponte romanico, che attraversa il torrente Telo e collega le due parti di Argegno, con la sua caratteristica arcata a punta a raccontarne l'origine romana. A fare da cornice, c'è il vicolo Mulini, dove nel 1600 fu costruita la "roggia Molinara", un ingegnoso sistema di canalizzazione delle acque del Telo, utilizzato per alimentare con energia idraulica i quattro mulini destinati alla macinazione di frumento, granoturco e castagne provenienti dalle selve della valle. Si possono poi esplorare con una passeggiata le viuzze a gradoni che portano alla parte alta di Argegno, dove ammirare i dettagli delle tipiche costruzioni medievali del centro rivierasco, un tesoro storico che ancora oggi preserva gelosamente la fisionomia originaria del paese, grazie alla scelta di uno sviluppo turistico sostenibile. La parrocchia della SS. Trinità è stata costruita in stile neo-romanico nel Novecento in sostituzione della vecchia chiesa, con una facciata abbellita da un rosone centrale sotto il quale si trovano i mosaici raffiguranti i quattro evangelisti, il patrono di Como Sant'Abbondio e Sant'Anna, patrona di Argegno. La chiesa di san Sisinnio è invece arricchita da ammirevoli affreschi, stucchi e tele a olio, da un tabernacolo rinascimentale e dai busti reliquiari lignei di S. Faustina e Liberata. Una particolarità: questa basilica è stata anche la sede del comitato provvisorio di insurrezione della Valle Intelvi durante i moti rivoluzionari del 1848. Ci si sposta invece fuori dal centro abitato per visitare il santuario di Sant'Anna - in realtà dedicato alla Madonna di Gelpio, la cui immagine è custodita in un'edicola sull'altare maggiore - trasformato da edicola votiva in chiesa con un voto popolare in tempo di peste. Particolarmente degno di nota è il ciclo di affreschi realizzato dall'artista Isidoro Bianchi (nato e deceduto a Campione, 1602 - 1662), che adorna il presbiterio e narra le storie della vita della Madonna. Da non perdere è la processione di Sant'Anna, che si celebra ogni anno il 26 luglio.
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