Sassari

Sassari è il capoluogo dell'omonima provincia in Sardegna, è il polo urbano storico del Capo di sopra dell'isola ed è il comune più esteso della regione.
Il territorio sassarese coincide con la pianura della Nurra, un'area situata nella parte Nord occidentale della Sardegna, si estende su un altopiano calcareo che scende a Nord-Ovest verso il golfo dell'Asinara, mentre a Sud-Est la zona è in prevalenza collinare.
Oltre alle bellezze naturalistiche che fanno da cornice al territorio, Sassari è famosa per essere un città d'arte, i luoghi più significativi e di maggior interesse culturale sono concentrati nel centro storico.
La visita della città ha inizio dalla fontana di Rosello, una delle principali attrazioni culturali, identificata come monumento simbolo di Sassari. La fontana sorge nella valle del Rosello, nell'area settentrionale del centro storico, ed è sovrastata dal ponte omonimo.
L'architettura dell'opera da un punto di vista allegorico rappresenta il passare del tempo, simboleggiato da dodici bocche - dette cantaros - e dalla presenza di quattro statue raffiguranti le stagioni.
A due passi dalla fonte incontriamo la chiesa della Santissima Trinità, eretta per volontà dell'ordine religioso dei Padri Trinitari, esternamente presenta una facciata definita da una cornice riccamente decorata, che divide la superficie in due ordini. Quello inferiore è ripartito in tre sezioni da lesene e presenta un portale sormontato da un timpano, in cui è collocata l'insegna dei Trinitari retta ai lati da due angeli, nella parte superiore spicca il bassorilievo raffigurante i due santi dell'ordine, San Giovanni de Matha e San Felice di Valois.
Il luogo di culto per eccellenza della città è la Cattedrale barocca di San Nicola, affacciata su piazza del Duomo e risalente al XII secolo.
Sul fianco sinistro dell'edificio svetta un alto campanile ornato da archetti pensili, monofore e bifore, in cima poggia una torretta di forma ottagonale sormontata da una cupola, aggiunta nel Settecento.
La facciata della cattedrale è caratterizzata da elementi architettonici riconducibili a epoche diverse, tra questi una cupola emisferica e dei doccioni che sporgono lungo i fianchi. Ad attirare l'attenzione dei visitatori è l'importante apparato decorativo in stile barocco.
Internamente la cattedrale presenta una sola navata, ospita numerose opere sacre come il gruppo scultoreo del Mausoleo di Placido Benedetto di Savoia, opera marmorea di Felice Festa in stile neoclassico e il pulpito marmoreo scolpito da Giuseppe Gaggini.
Molteplici sono i luoghi di culto nella città di Sassari, tra questi annoveriamo la chiesa di Santa Caterina, è stata la prima in Sardegna ad essere costruita secondo i canoni delineati dal Concilio di Trento del 1545.
A seguire, la suggestiva chiesa di Santa Maria di Betlem, edificata nel XII secolo, presenta una facciata a capanna nel cui centro campeggia un grande rosone quattrocentesco, una cupola ellittica e il campanile cilindrico, ricoperto da un cupolino. Internamente presenta una un'unica navata.
Presso via delle Croci troviamo la chiesa di San Pietro di Silki, annessa ad un convento di frati francescani, esternamente l'edificio è in stile neoclassico, presenta una pianta di forma rettangolare con quattro cappelle aperte sul lato sinistro e la cappella presbiteriale rettangolare sul fondo.
Il presbiterio ospita un altare maggiore in legno dorato, risalente al XVIII secolo, ricco di simulacri, tra cui quello di San Pietro e della Madonna delle Grazie, che ha reso celebre il santuario per i suoi miracoli.
Proseguiamo l'itinerario diretti a piazza Italia, considerata il cuore e l'anima del centro cittadino, il suo perimetro è punteggiato da diversi palazzi ed edifici storici, come il maestoso palazzo della Provincia, sede della provincia di Sassari, eretto nel XIX secolo in stile neoclassico e palazzo Giordano in stile neogotico.
Al centro della piazza spicca il monumento a Vittorio Emanuele II, opera di Giuseppe Sartorio, inaugurato nel 1900, l'anno in cui vennero portati a termine i lavori della piazza.
Continuando la passeggiata lungo via Roma, si giunge presso il Museo nazionale archeologico ed etnografico "G. A. Sanna" istituito nel 1878 e realizzato grazie alla donazione delle collezioni archeologiche e storico-artistiche di Giovanni Antonio Sanna.
I reperti archeologici esposti, abbracciano un arco temporale che va dalla preistoria della Sardegna fino all'età medioevale.
Si consiglia poi una tappa nella vicina piazza Castello, questa deve il suo nome alla presenza del castello aragonese, demolito nel 1887, nello stesso sito attualmente sorge la caserma La Marmora, dove nei locali al pian terreno ospita il Museo della Brigata Sassari, e l'omonima piazza.
Nel centro storico meritevole di una visita è il palazzo Ducale, edificato nella seconda metà del Settecento e attualmente sede dell'amministrazione comunale, nelle vicinanze, inoltre, possiamo visitare il Collegio dei Gesuiti, divenuto sede dell'Università di Sassari.
In prossimità del palazzo Ducale, nell'ex collegio gesuitico del Canopoleno ha sede la Pinacoteca nazionale di Sassari, la collezione esposta raccoglie circa 400 opere, a tema prevalentemente pittorico, questa rappresenta la più grande esposizione artistica permanente presente nell'isola.
All'estremità orientale del centro storico si apre piazza Tola, conosciuta in età medioevale come piazza Carra Manna, al centro della piazza è collocato il monumento in memoria di Pasquale Tola e nella piazza si affacciano numerosi edifici, come palazzo Manca di Usini, Ferrale, Tola, Quesada, Nigra Ciceri, casa Ferrà, e la celebre casa di Maramaldo.
Infine, prima di salutare la città, il viaggiatore più attento non potrà esimersi dal gustare le prelibatezze locali, ottenute dall'impiego di materie prime d'eccellenza, come la melanzana, la cipolla, le fave e le carni pregiate, sapientemente cucinate.
Tra i primi piatti della tradizione enogastronomica sassarese troviamo le minestre di fagioli e patate, la celebre fabadda, una zuppa del mondo contadino, a base di fave secche, cavolo, finocchi, cotenna e carne di maiale, e ancora gli gnocchi al sugo di salsiccia e le fave cotte condite con aglio e prezzemolo.
Una delle pietanze più conosciute è lo ziminu cotto in grabiglia, gli ingredienti principali sono le interiora del vitello come il diaframma, l'intestino, il cuore, il fegato e la milza, cotte in graticola sulla brace.
Tra i secondi piatti, a base di carne, annoveriamo la cordula con piselli, preparata con le interiora dell'agnello avvolte nell'intestino, cotte con piselli, cipolle e salsa di pomodoro, i pedi d'agnoni, i piedini dell'agnello cotti in salsa di pomodoro e la fainé, un piatto di origini genovesi, simile alla farinata di ceci ligure.
Non possono mancare all'appello i dolci e oltre ai famosi papassini, tiricche e seadas, Sassari è conosciuta per la produzione delle frittelle lunghe, dell'aranzada a base di scorze di arancia condite con il miele e delle pardulas.
Per accompagnare le saporite pietanze sassaresi, il territorio propone vini di ottima qualità, tra questi il Cannonau, il Monica di Sardegna, il Moscato, il Semidano e il Vermentino.