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ASOLO

 Treviso, Veneto
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Stemma di Asolo
Alla scoperta di Asolo

Nel cuore del Veneto, Asolo è una cittadina fortificata dal sapore medievale colma di arte, cultura e storia. A dominarla è la rocca, che dalla cima del monte Ricco conserva le fattezze di una solida roccaforte militare costruita tra il XII e il XIII secolo, un tempo presidio contro i nemici e oggi punto panoramico, dove la vista spazia dalle Dolomiti a Venezia. Non a caso Giosuè Carducci ha definito Asolo “La città dei cento orizzonti” e, oltre all’illustre autore italiano, sono numerosi gli artisti e i personaggi che se ne sono innamorati nel tempo come l’umanista Pietro Bembo, autore del trattato “Gli Asolani”, il poeta inglese Robert Browning, che le dedicò la raccolta di elegie “Asolando”, ma anche il compositore Gian Francesco Malipiero, l’attrice Eleonora Duse e la scrittrice Freya Stark. A queste ultime e alla nobildonna veneziana Caterina Cornaro, regina di Cipro - che nel paese trovò un esilio felice - sono dedicate tre sezioni del “Museo civico di Asolo”, che occupa il palazzo del Vescovado e l’edificio della Loggia della Ragione e ospita pure un settore archeologico, una pinacoteca e una parte dedicata ai tesori della chiesa madre. È la cattedrale di Santa Maria Assunta, che custodisce, fra le preziosità, due pale di Lorenzo Lotto e di Jacopo Da Ponte. Nel centro storico della località tra caffè, osterie ed enoteche affacciate sui tipici portici - dove si possono degustare ottimi vini come l’Asolo Prosecco Superiore DOCG - si incontra piazza Garibaldi e la sua fontana cinquecentesca. Spicca anche la torre civica - o “torre dell’orologio” -, uno dei quattro torrioni appartenenti al castello di Asolo, che è stato, tra l’altro, dimora di Caterina Cornaro fino alla sua morte nel 1510, oltre che il luogo dove risiedevano i podestà veneziani chiamati ad amministrare la città. Villa degli Armeni è un altro dei monumenti più conosciuti del comune ed è composta da due corpi distinti: il “fresco”, con una scenografica facciata rivolta a settentrione, e l’edificio vero e proprio della villa sul versante meridionale. Sono collegati tra loro da una galleria che attraversa la cima del Messano, il colle sul quale sorge la residenza costruita in origine dai veneziani Surian nel 1558 e passata di mano in mano a diverse famiglie nobili venete. Pregevole è - sede comunale - palazzo Beltramini, intitolato a una famiglia lombarda giunta ad Asolo nel Quattrocento e rinnovato nelle forme attuali nel Settecento dal celebre architetto Giorgio Massari. Il teatro Duse, dedicato alla “divina del teatro”, è stato invece inaugurato nel 1932, dopo un intervento di restauro nel castello.

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Stemma di Asolo
Alla scoperta di
Asolo

Nel cuore del Veneto, Asolo è una cittadina fortificata dal sapore medievale colma di arte, cultura e storia. A dominarla è la rocca, che dalla cima del monte Ricco conserva le fattezze di una solida roccaforte militare costruita tra il XII e il XIII secolo, un tempo presidio contro i nemici e oggi punto panoramico, dove la vista spazia dalle Dolomiti a Venezia. Non a caso Giosuè Carducci ha definito Asolo “La città dei cento orizzonti” e, oltre all’illustre autore italiano, sono numerosi gli artisti e i personaggi che se ne sono innamorati nel tempo come l’umanista Pietro Bembo, autore del trattato “Gli Asolani”, il poeta inglese Robert Browning, che le dedicò la raccolta di elegie “Asolando”, ma anche il compositore Gian Francesco Malipiero, l’attrice Eleonora Duse e la scrittrice Freya Stark. A queste ultime e alla nobildonna veneziana Caterina Cornaro, regina di Cipro - che nel paese trovò un esilio felice - sono dedicate tre sezioni del “Museo civico di Asolo”, che occupa il palazzo del Vescovado e l’edificio della Loggia della Ragione e ospita pure un settore archeologico, una pinacoteca e una parte dedicata ai tesori della chiesa madre. È la cattedrale di Santa Maria Assunta, che custodisce, fra le preziosità, due pale di Lorenzo Lotto e di Jacopo Da Ponte. Nel centro storico della località tra caffè, osterie ed enoteche affacciate sui tipici portici - dove si possono degustare ottimi vini come l’Asolo Prosecco Superiore DOCG - si incontra piazza Garibaldi e la sua fontana cinquecentesca. Spicca anche la torre civica - o “torre dell’orologio” -, uno dei quattro torrioni appartenenti al castello di Asolo, che è stato, tra l’altro, dimora di Caterina Cornaro fino alla sua morte nel 1510, oltre che il luogo dove risiedevano i podestà veneziani chiamati ad amministrare la città. Villa degli Armeni è un altro dei monumenti più conosciuti del comune ed è composta da due corpi distinti: il “fresco”, con una scenografica facciata rivolta a settentrione, e l’edificio vero e proprio della villa sul versante meridionale. Sono collegati tra loro da una galleria che attraversa la cima del Messano, il colle sul quale sorge la residenza costruita in origine dai veneziani Surian nel 1558 e passata di mano in mano a diverse famiglie nobili venete. Pregevole è - sede comunale - palazzo Beltramini, intitolato a una famiglia lombarda giunta ad Asolo nel Quattrocento e rinnovato nelle forme attuali nel Settecento dal celebre architetto Giorgio Massari. Il teatro Duse, dedicato alla “divina del teatro”, è stato invece inaugurato nel 1932, dopo un intervento di restauro nel castello.

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Informazioni su Asolo

Regione

Veneto

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Treviso (TV)

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Punti di interesse

Villa Parco Bolasco
Villa Parco Bolasco

La villa Revedin, poi Rinaldi, quindi Bolasco Piccinelli, che è ora proprietà dell’Università di Padova, fu fatta edificare fra il 1852 e il 1865, dal conte Francesco Revedin (1811-1869) sull’area che in precedenza era occupata dal Paradiso, un complesso costituito da due palazzi e da un giardino all’italiana, distrutti attorno al 1803 dall’ultimo proprietario, il conte Nicolò Corner Giustinian. La progettazione della villa fu affidata all’architetto Giambattista Meduna, famoso per i vari lavori di ricostruzione e di restauro a Venezia (teatro della Fenice, S. Marco, Ca' d'Oro). All’interno della villa appaiono di notevole pregio lo scalone del Meduna, il salone da ballo opera del pittore Giacomo Casa da Conegliano e le scuderie, che manifestano, nell’architettura e negli innovativi materiali impiegati (ghisa e ferro), la passione equestre del conte Revedin.

Parco Storico


Ponte Vecchio
Ponte Vecchio

Il ponte sul Brenta, detto Ponte Vecchio, Ponte di Bassano o Ponte degli Alpini, collocato nella città di Bassano del Grappa, è considerato uno dei ponti più interessanti d'Italia. È un ponte coperto in legno. Ha subito numerosi interventi e restauri dalla sua costruzione, documentata nel 1209 da Gerardo Maurisio. l ponte preesistente dal 1209 al 1569 era una struttura in legno su piloni e coperta da un tetto che costituiva la fondamentale via di comunicazione fra Bassano e Vicenza. Nel 1315 Bassano venne coinvolta nella guerra tra Padova e Cangrande della Scala. Quando quest'ultimo occupò Marostica ed Angarano, furono costruite due torri per difendere il ponte. Nel 1402 la guerra tra Gian Galeazzo ed i Carraresi coinvolge anche Bassano: il signore di Milano tenta di deviare il Brenta per privare Padova delle sue difese costruendo un ponte costituito da 94 arcate in pietra dotate di porte in legno utilizzate come saracinesche. Nella notte tra il 6 e il 7 agosto una piena travolge il ponte che verrà distrutto. Nel 1511 le truppe francesi al comando del generale Jacques de La Palice incendiano il ponte per sfuggire all'esercito imperiale durante la guerra della Lega di Cambrai.

Ponte


Monte Fontana Secca
Monte Fontana Secca

Monte Fontana Secca è un’area di 150 ettari di bosco e pascolo d’alta quota particolarmente importante dal punto di vista storico perché scenario di una tragica battaglia durante la Prima Guerra Mondiale (22 novembre 1917) - come attestano documenti storici e reperti bellici ancora emergenti dal terreno - che vide gli Austriaci occupare la vetta e costruire trincee, ben visibili lungo la mulattiera che costeggia il crinale, e la prima linea italiana arretrare verso valle con numerose perdite umane. Area di alto valore naturalistico è soggetta a vincolo paesaggistico e tutelato nell’ambito della rete ecologica Natura 2000 dell’Unione Europea, che ha riconosciuto l’area quale Sito di Interesse Comunitario (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS) nell’ambito del Massiccio del Monte Grappa. La malga Fontana Secca a quota 1461 m. è un tipico esempio di alpeggio legato all’antica usanza della transumanza, ovvero della migrazione stagionale delle mandrie e dei pastori dalle stalle di fondo valle o di pianura ai pascoli di montagna. Qui pascolavano le vacche Burline, una razza bovina in via di estinzione legata a due prodotti tradizionali del Grappa: i formaggi Morlacco e Bastardo. Negli ultimi trent’anni i pascoli di Fontana Secca sono stati progressivamente abbandonati, e gli edifici si trovano oggi in condizioni di avanzato degrado. Grazie alla donazione dei fratelli Collavo nel 2014, il FAI sta lavorando concretamente per raggiungere un ambìto obiettivo: tutelare e promuovere i valori ecologici, storici e culturali di questo straordinario esempio di paesaggio alpino. Il progetto di recupero paesaggistico-ambientale prevede infatti la riattivazione dell’alpeggio con la riqualificazione dei pascoli e delle aree forestali. Inoltre, la Malga Fontana Secca, ospiterà le attività tradizionali dell’alpeggio (allevamento stagionale di bovini e produzione casearia) e diventerà un fondamentale punto di sosta per gli escursionisti che percorrono l’Alta via degli Eroi, offrendo servizi essenziali di accoglienza e bivacco.

Fai


Teatro De La Sena
Teatro De La Sena

Il Teatro de la Sena, cioe "della Scena", di Feltre, è un teatro di rilevanza storico-artistica collocato all'interno del Palazzo della Ragione. Nato principalmente come salone per le riunioni del Maggior Consiglio, nel 1684 venne adibito a teatro pubblico. Tra il 1802 e il 1810 venne ristrutturato dall'architetto veneziano Giannantonio Selva e successivamente decorato dal pittore e scenografo Tranquillo Orsi. Durante il Carnevale del 1730 il drammaturgo veneziano Carlo Goldoni vi debuttò con le sue prime opere comiche Il buon padre (andata perduta) e La cantatrice. Il Teatro de la Sena è conosciuto anche con l'appellativo di "Piccola Fenice".

Teatro Storico

Parco Del Sojo – Arte E Natura
Parco Del Sojo – Arte E Natura

Oltre settanta opere d’arte contemporanea create da artisti italiani e stranieri sono concentrate in questi otto ettari di territorio di media montagna, occupato soprattutto da boschi, scavato da sentieri e mulattiere. Immerso totalmente nella nature, il parco dell’arte, comprende anche lavori realizzati direttamente sul posto e con materiali naturali (legno, pietra), acciao corten, bronzo, ceramica o gres.

Parco Artistico

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La Sicilia è la più grande isola italiana e del mediterraneo, nonché la regione più estesa dell'Italia, la sua superficie ha una caratteristica forma triangolare. L'isola a Nord-Est è divisa dal continente dallo Stretto di Messina – un lembo di mare di circa 3km – è bagnata a Nord dal Mar Tirreno, a Ovest dal canale di Sicilia, a Sud-Ovest dal Mar di Sicilia, a Sud-Est dal canale di Malta, e a Est dal Mar Ionio.

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