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SAVIGNANO IRPINO

 Avellino, Campania
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Stemma di Savignano Irpino
Alla scoperta di Savignano Irpino

Savignano Irpino è nell'elenco dell’associazione nazionale “I paesi più sostenibili d’Italia”, un sigillo di eccellenza per il visitatore e un’opportunità per il territorio che, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030, vuole rafforzare un percorso di sviluppo sostenibile valorizzando sia l’ecosistema esistente sia le progettualità in corso. Nei dintorni di Savignano Irpino, il trionfo della natura consente diverse escursioni: oltre al bosco comunale di dodici ettari - ricco di conifere, querce e di fauna selvatica - vi sono anche una sorgente sulfurea fredda e, nei pressi, un laghetto in cui vengono in parte incanalate le sue acque. La sorgente Rifieto e il laghetto Aguglia sono in contrada Liceti, alle pendici del Monte Sant’Angelo. Savignano Irpino domina la Valle del Cervaro, è arroccato tra i colli Tombola e Calvario e il distretto - abitato sin dall’antichità - reca le tracce di una storia millenaria, testimoniata da importanti ritrovamenti archeologici in località Ferrara e Pustarza. Si ipotizza per il paese una possibile fondazione sannita e tra i gruppi etnici che si sono susseguiti in quest’area. Porta Grande è l'antica porta di accesso a Savignano Irpino, collocata sul lato sud della nuova cinta muraria, realizzata nel XVI secolo in seguito all'ampliamento dello spazio tra il castello e la chiesa madre di S. Nicola e S. Anna. La chiesa, eretta su una precedente chiesetta medievale, presenta una facciata realizzata in pietra proveniente dalla “Targiana”. Il portale centrale - così come gli altri due portali minori - è sormontato da un rosone mentre sovrastante la lunetta si trova una maiolica raffigurante S. Anna, protettrice di Savignano Irpino. Alla santa, venerata durante la festa annuale del 25, 26 e 27 luglio, è dedicata una cappella di particolare pregio artistico, restaurata tra il 2010 e il 2013. L'interno della chiesa è articolato in tre navate scandite da pilastri intarsiati a mano e fra le opere d’arte presenti si ricordano gli affreschi relativi al matrimonio tra S. Maria Vergine e S. Giuseppe e la statua di S. Anna, del XVIII secolo. Il campanile, in posizione leggermente arretrata rispetto alla facciata, rappresenta l’elemento piú antico della struttura ed è ascrivibile al XIII-XIV secolo.

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Stemma di Savignano Irpino
Alla scoperta di
Savignano Irpino

Savignano Irpino è nell'elenco dell’associazione nazionale “I paesi più sostenibili d’Italia”, un sigillo di eccellenza per il visitatore e un’opportunità per il territorio che, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030, vuole rafforzare un percorso di sviluppo sostenibile valorizzando sia l’ecosistema esistente sia le progettualità in corso. Nei dintorni di Savignano Irpino, il trionfo della natura consente diverse escursioni: oltre al bosco comunale di dodici ettari - ricco di conifere, querce e di fauna selvatica - vi sono anche una sorgente sulfurea fredda e, nei pressi, un laghetto in cui vengono in parte incanalate le sue acque. La sorgente Rifieto e il laghetto Aguglia sono in contrada Liceti, alle pendici del Monte Sant’Angelo. Savignano Irpino domina la Valle del Cervaro, è arroccato tra i colli Tombola e Calvario e il distretto - abitato sin dall’antichità - reca le tracce di una storia millenaria, testimoniata da importanti ritrovamenti archeologici in località Ferrara e Pustarza. Si ipotizza per il paese una possibile fondazione sannita e tra i gruppi etnici che si sono susseguiti in quest’area. Porta Grande è l'antica porta di accesso a Savignano Irpino, collocata sul lato sud della nuova cinta muraria, realizzata nel XVI secolo in seguito all'ampliamento dello spazio tra il castello e la chiesa madre di S. Nicola e S. Anna. La chiesa, eretta su una precedente chiesetta medievale, presenta una facciata realizzata in pietra proveniente dalla “Targiana”. Il portale centrale - così come gli altri due portali minori - è sormontato da un rosone mentre sovrastante la lunetta si trova una maiolica raffigurante S. Anna, protettrice di Savignano Irpino. Alla santa, venerata durante la festa annuale del 25, 26 e 27 luglio, è dedicata una cappella di particolare pregio artistico, restaurata tra il 2010 e il 2013. L'interno della chiesa è articolato in tre navate scandite da pilastri intarsiati a mano e fra le opere d’arte presenti si ricordano gli affreschi relativi al matrimonio tra S. Maria Vergine e S. Giuseppe e la statua di S. Anna, del XVIII secolo. Il campanile, in posizione leggermente arretrata rispetto alla facciata, rappresenta l’elemento piú antico della struttura ed è ascrivibile al XIII-XIV secolo.

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Informazioni su Savignano Irpino

Regione

Campania

Provincia

Avellino (AV)

Abitanti

1092

Altitudine

m. 698 s.l.m.

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Punti di interesse

Tempio Italico Di Casalbore
Tempio Italico Di Casalbore

Il tempio esastilo a sei colonne, riconducibile ad una tipologia molto diffusa in ambiente medio italico, possiede una cella quasi quadrata, tra due ali aperte, i cui muri continuano fino alla fronte e terminano con ante, tra le quali restano le tracce delle colonne. Nell’area di fronte al tempio, ai lati dell’altare, sono emersi i resti di un portico. La gradinata di accesso all’edificio presenta ai lati due ampie vasche con fontane, alimentate dalla vicina sorgente. I pavimenti erano in cocciopesto con tessere in pietra calcarea e le pareti dipinte in primo stile (strutturale). Dall’analisi dei depositi votivi si presume che il santuario fosse dedicato alla dea Mefite. A differenza del più noto ed importante santuario dedicato a tale divinità, nella valle d’Ansanto, che resta attivo fino alla prima età imperiale, il tempio di Casalbore viene distrutto nel corso delle guerre annibaliche (215 a.C.).

Tempio Greco-romano


Anfiteatro Romano Di Lucera
Anfiteatro Romano Di Lucera

L’Anfiteatro di epoca romana situato nella periferia est di Lucera, risalente all'età augustea, è fra i più antichi dell'Italia meridionale. Grazie alle sue notevoli dimensioni, risulta essere la più importante testimonianza romana dell’intera Puglia. Conservato in maniera straordinaria, è stato costruito per un pubblico numeroso, con una capienza tra i 16.000 e i 18.000 spettatori. Nella parte orientale della città il magistrato lucerino Marco Vecilio Campo, duoviro iure dicundo, prefetto del fabri e tribuno dei militi, fece costruire in corrispondenza di una depressione naturale del terreno, a sue spese e in un'area di sua proprietà, un grande anfiteatro in onore di Augusto e della colonia di Lucera, come attesta l'iscrizione posta sugli architravi dei portali di ingresso. L'accesso era costituito da due portali inquadrati da colonne di ordine ionico, collocati sull'asse maggiore in direzione della città e in direzione di Foggia. Sull'architrave dei portali l'iscrizione ricorda la costruzione dell'anfiteatro da parte del magistrato locale Marco Vicilio Campo. Sull'asse minore si aprivano altri due accessi. L'arena misura 75,20m. X 43,20m. ed è delimitata da un canale di raccolta delle acque e da un podio nel quale si aprono quattro accessi all'arena. Al di sotto dell'arena è scavata una lunga galleria di servizio aperta per tre fosse, dove confluivano inoltre le acque piovane dai canali di raccolta. Nei pressi dell'anfiteatro sorgevano la palestra degli atleti, alcuni edifici pubblici e un'infermeria.

Anfiteatro Romano


La Chiesa Di Santa Sofia A Benevento
La Chiesa Di Santa Sofia A Benevento

Caratterizzata da un imponente portale romanico, la chiesa presenta un esagono interno circondato da otto pilastri di pietra calcarea dando vita a complessi giochi prospettici impreziositi da volte irregolari e cicli pittorici altomedievali, sorprendente testimonianza di “pittura beneventana”.

Patrimonio Mondiale


Museo Arcos
Museo Arcos

Musei

Area Archeologica Del Sacramento
Area Archeologica Del Sacramento

All’interno della zona dell’Arco del Sacramento, facente parte del Foro della città romana, si colloca l’impianto termale di epoca romana, portato alla luce nel 2009. L’arco, situato all’ingresso del Foro, risale all’epoca post-traianea ed è retto da pilastri in mattoni dal diametro di cinque metri ciascuno. Nel Medioevo fu spogliato delle sue sculture, dei marmi e delle decorazioni. Dell’originario rivestimento marmoreo si intravedono soltanto piccoli tratti; è anche privo delle statue probabilmente allocate nelle nicchie laterali.

Monumenti

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La Sicilia è la più grande isola italiana e del mediterraneo, nonché la regione più estesa dell'Italia, la sua superficie ha una caratteristica forma triangolare. L'isola a Nord-Est è divisa dal continente dallo Stretto di Messina – un lembo di mare di circa 3km – è bagnata a Nord dal Mar Tirreno, a Ovest dal canale di Sicilia, a Sud-Ovest dal Mar di Sicilia, a Sud-Est dal canale di Malta, e a Est dal Mar Ionio.

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