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CHIOGGIA

 Venezia, Veneto
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Stemma di Chioggia
Alla scoperta di Chioggia

Appuntamento a Chioggia dall’11 al 20 luglio 2025 per l’ottantaseiesima edizione della “Sagra del pesce di Chioggia”, sfizioso evento gastronomico dedicato alla riscoperta delle tradizioni dei pescatori. Ed è sospesa tra laguna e mare, Chioggia, comune intrigante anche per la sua urbanistica in grado di fondere morfologia naturale e funzionalità legate alla pesca, l'antica attività locale. Cuore pulsante del centro storico tra calli, ponti e canali è il corso del Popolo, cardo maximus del castrum romano al quale si accede sia da terra attraverso la porta di Santa Maria, sia dall'acqua al molo di Vigo, con il celebre ponte istoriato del Settecento, il punto più panoramico di Chioggia. Definita un unico "gran caffè" all'aperto da Curzio Malaparte, la via è come una grande piazza di 840 metri, con una serie continua di portici sul lato di ponente e una peculiare curva nel tratto settentrionale che protegge dalle raffiche della bora. Da visitare nella località sono diversi musei - tra cui il "Museo civico della Laguna Sud", con esposizioni archeologiche-lagunari, il "Museo di zoologia adriatica Giuseppe Olivi", dedicato alla biodiversità marina e il "Museo di arte sacra". Numerosi sono anche i tesori artistici della città, come il complesso del Refugium Peccatorum, un gruppo marmoreo raffigurante la Madonna col Bambino sormontato da una cupola dorata. La cattedrale di Santa Maria Assunta al suo interno si fa ammirare anche per l'altare maggiore del Tremignon e le tele di Palma il Giovane, Piazzetta, Tiepolo, Cignaroli, Diziani e Liberi. Sul campanile in stile romanico un bassorilievo ricorda che proprio qui papa Alessandro III sostò per una notte. Il tempietto di San Martino rammenta invece la fuga a Chioggia degli abitanti di Sottomarina dopo la sua distruzione per mano dei Genovesi avvenuta nel 1379. La basilica di San Giacomo conserva un grandissimo affresco sul soffitto, opera settecentesca del pittore locale Antonio Marinetti detto il Chiozzotto. E custodisce uno degli orologi più antichi del mondo il campanile della chiesa di Sant'Andrea, mentre è del Settecento la chiesa della Trinità. Palazzo Poli fu la casa del padre della commedia italiana Carlo Goldoni, mentre è del 1328 palazzo Granaio, nei pressi del quale "la pescheria" è tappa obbligata per tutti i visitatori. Sull'isoletta di San Domenico in un antico convento domenicano, tra opere del Carpaccio, di Jacopo Tintoretto, di Pietro Damini, di Lendro Bassano e del Brustolon si può ammirare il trecentesco crocifisso ligneo, alto più di quattro metri. Da non dimenticare i cinque chilometri di spiaggia di Sottomarina - meta balneare attrezzata con stabilimenti - così come la più tranquilla spiaggia di Isola Verde.

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Stemma di Chioggia
Alla scoperta di
Chioggia

Appuntamento a Chioggia dall’11 al 20 luglio 2025 per l’ottantaseiesima edizione della “Sagra del pesce di Chioggia”, sfizioso evento gastronomico dedicato alla riscoperta delle tradizioni dei pescatori. Ed è sospesa tra laguna e mare, Chioggia, comune intrigante anche per la sua urbanistica in grado di fondere morfologia naturale e funzionalità legate alla pesca, l'antica attività locale. Cuore pulsante del centro storico tra calli, ponti e canali è il corso del Popolo, cardo maximus del castrum romano al quale si accede sia da terra attraverso la porta di Santa Maria, sia dall'acqua al molo di Vigo, con il celebre ponte istoriato del Settecento, il punto più panoramico di Chioggia. Definita un unico "gran caffè" all'aperto da Curzio Malaparte, la via è come una grande piazza di 840 metri, con una serie continua di portici sul lato di ponente e una peculiare curva nel tratto settentrionale che protegge dalle raffiche della bora. Da visitare nella località sono diversi musei - tra cui il "Museo civico della Laguna Sud", con esposizioni archeologiche-lagunari, il "Museo di zoologia adriatica Giuseppe Olivi", dedicato alla biodiversità marina e il "Museo di arte sacra". Numerosi sono anche i tesori artistici della città, come il complesso del Refugium Peccatorum, un gruppo marmoreo raffigurante la Madonna col Bambino sormontato da una cupola dorata. La cattedrale di Santa Maria Assunta al suo interno si fa ammirare anche per l'altare maggiore del Tremignon e le tele di Palma il Giovane, Piazzetta, Tiepolo, Cignaroli, Diziani e Liberi. Sul campanile in stile romanico un bassorilievo ricorda che proprio qui papa Alessandro III sostò per una notte. Il tempietto di San Martino rammenta invece la fuga a Chioggia degli abitanti di Sottomarina dopo la sua distruzione per mano dei Genovesi avvenuta nel 1379. La basilica di San Giacomo conserva un grandissimo affresco sul soffitto, opera settecentesca del pittore locale Antonio Marinetti detto il Chiozzotto. E custodisce uno degli orologi più antichi del mondo il campanile della chiesa di Sant'Andrea, mentre è del Settecento la chiesa della Trinità. Palazzo Poli fu la casa del padre della commedia italiana Carlo Goldoni, mentre è del 1328 palazzo Granaio, nei pressi del quale "la pescheria" è tappa obbligata per tutti i visitatori. Sull'isoletta di San Domenico in un antico convento domenicano, tra opere del Carpaccio, di Jacopo Tintoretto, di Pietro Damini, di Lendro Bassano e del Brustolon si può ammirare il trecentesco crocifisso ligneo, alto più di quattro metri. Da non dimenticare i cinque chilometri di spiaggia di Sottomarina - meta balneare attrezzata con stabilimenti - così come la più tranquilla spiaggia di Isola Verde.

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Informazioni su Chioggia

Regione

Veneto

Provincia

Venezia (VE)

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Hilton Molino Stucky
Hilton Molino Stucky

Il Molino Stucky di Venezia è una delle costruzioni più atipiche della città. Caratterizzato da uno stile tipicamente industriale ottocentesco, sorge sull'isola della Giudecca e oggi ospita uno degli alberghi più lussuosi della città. Non tutti sanno, però, che la sua ampia e scenografica terrazza, che offre una vista vastissima e spettacolare sulla laguna, è aperta a tutti e non ai soli ospiti dell'hotel. L'ideale per visitarla è l'ora del tramonto dove il cielo si tinge di sfumature meravigliose. Giovanni Stucky fu personalità eclettica, elegante, sensibile e lungimirante. Innamorato di Venezia, investì molto nel suo sviluppo come città viva e non soltanto come museo a cielo aperto. Imprenditore svizzero-veneziano egli intese sfruttare le acque della laguna per trasportare il grano dall'entroterra sull'isola della Giudecca e qui macinarne migliaia di quintali al giorno. Il Molino ha l'aspetto del classico edificio industriale ottocentesco di mattoni rossi, severo quanto lineare, spicca per il netto contrasto con l'ambiente lagunare circostante e con gli altri edifici - per lo più rinascimentali - che sorgono lungo il canale della Giudecca. Stucky fu anche tra i maggiori sostenitori-finanziatori della Biennale; morì anzitempo e tragicamente, vittima di un omicidio che, nei primi anni del Novecento, sconvolse la città.

Albergo


Collezione Peggy Guggenheim
Collezione Peggy Guggenheim

La collezione Peggy Guggenheim è tra i più importanti musei d'arte del XX secolo, nato in quella che fu la dimora di una delle più note ereditiere ed esperte d'arte americane del secolo scorso. Peggy Guggenheim, donna eclettica con grande senso estetico, moglie dell'artista Max Ernst, trovò a Venezia la propria dimensione: profondamente innamorata di questo luogo, vi si stabilì insieme agli amati cani, a cui sono dedicate le due statue che si trovano presso la terrazza del museo. L'inestimabile collezione d'arte ha sede a palazzo Venier dei Leoni, che affaccia sul Canal Grande e presenta al proprio interno innumerevoli capolavori di Picasso, Dalì, Chagall, Duchamp, Kandinskij, Magritte, Pollock, Burri, Boccioni, Fontana, Rothko, Warhol.

Musei


Harry's Bar
Harry's Bar

L'Harry's Bar ? uno dei locali storici - e si potrebbe dire iconici - di Venezia. Fondato nel 1931 da Giuseppe Cipriani, venne chiamato Harry's per via di una storia molto romantica di solidariet? e amicizia tra lo stesso Cipriani e uno studente americano conosciuto a Venezia, di nome appunto Harry. Il locale - per la qualit? delle pietanze e per il fascino dell'ambiente, raccolto, intimo - divenne presto luogo di ritrovo dei tanti intellettuali e artisti di passaggio in citt?. Il primo (e unico) libro degli ospiti del bar riporta in effetti le firme, tra gli altri, di Arturo Toscanini, Truman Capote, Charlie Chaplin, Peggy Guggenheim, Somerset Maugham e Orson Welles. "Giuseppe, nato a Verona in una poverissima famiglia di muratori, che nel 1931 grazie al prestito del milionario americano Harry Pickering apr? un locale che entr? subito nella leggenda, grazie al carpaccio, al Bellini e a una clientela stratosferica: un giorno pranzarono da lui quattro re, senza essersi dati appuntamento, ognuno a tavoli diversi" Camillo Langone Tra gli ospiti fissi del bar troviamo anche Ernest Hemingway, che qui veniva appositamente per scrivere i suoi romanzi e degustare due delle specialit? nate in loco: il Bellini, aperitivo fatto con prosecco e purea di pesca e cos? chiamato per il colore rosato intenso che ricorda quello utilizzato dal celebre pittore nei suoi capolavori; e il carpaccio alla Cipriani, quello pure ispirato all'omonimo pittore e divenuto tanto celebre da dare il nome non soltanto a quella ricetta specifica ma al medesimo taglio di carne: appunto, il carpaccio.

Ristoranti-bar


Museo Archeologico Nazionale Di Venezia
Museo Archeologico Nazionale Di Venezia

Il Museo è luogo di un'importante raccolta di sculture antiche, fra le quali alcuni notevoli originali greci; vi sono inoltre bronzi, ceramiche, gemme e monete, oltreché la raccolta archeologica data in deposito dal Civico Museo Correr, che comprende anche antichità egizie e assiro-babilonesi. Collezioni Grimani Nel 1523, il cardinale Domenico Grimani (1461-1523) lasciò in eredità alla Repubblica di Venezia un gruppo di sculture antiche provenienti dalla sua collezione privata. La maggior parte di queste opere proveniva da una vigna nei pressi del Quirinale a Roma, dove il cardinale stava edificando la propria residenza. Il nipote, Giovanni Grimani (1500-1593), a partire dal 1563 si dedicò all'ampliamento e alla decorazione delle sale del palazzo di famiglia a Santa Maria Formosa, con lo scopo di creare un allestimento scenico per accogliere la propria collezione. Questa fu ospitata al primo piano del palazzo: quasi duecento sculture greche e romane furono ordinatamente collocate nella sala centrale. La raccolta comprendeva sculture provenienti dai possedimenti romani della famiglia, un nucleo di marmi giunto dalla terraferma veneziana e dalla costa istriana e sculture antiche provenienti dalla Grecia. Nel 1587 anche questa raccolta venne donata alla Repubblica di Venezia e il 3 febbraio il collegio dei senatori, d'accordo con Giovanni, stabilì che tutti i marmi Grimani fossero ospitati nell'antisala della Libreria Marciana.

Musei

Negozio Olivetti
Negozio Olivetti

Commissionato nel 1959 a Scarpa da Adriano Olivetti (che aveva rilevato i locali dismessi di una precedente bottega della Piazza), l’allestimento del negozio comprende uno spazio posto sotto il loggiato delle Procuratie Vecchie e il sotoportego del Cavalletto, in vicinanza di quello dell'Arco celeste che conduce al Bacino Orseolo; nei progetti di Olivetti doveva trasformarsi in un prestigioso punto d'esposizione e di lancio dei noti articoli per ufficio, richiamando tanto l'attenzione dei clienti quanto quella degli esteti. Infatti, vista l'ubicazione, l'intervento affidato a Scarpa doveva essere realizzato con massima cura e precisione, nonché con profondo rispetto della storica Piazza e dei suoi monumenti.

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La Sicilia è la più grande isola italiana e del mediterraneo, nonché la regione più estesa dell'Italia, la sua superficie ha una caratteristica forma triangolare. L'isola a Nord-Est è divisa dal continente dallo Stretto di Messina – un lembo di mare di circa 3km – è bagnata a Nord dal Mar Tirreno, a Ovest dal canale di Sicilia, a Sud-Ovest dal Mar di Sicilia, a Sud-Est dal canale di Malta, e a Est dal Mar Ionio.

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