Circondato dalle Dolomiti friulane e situato nel cuore della Valcellina, Barcis è una località di grande fascino paesaggistico. Il comune si estende sulla riva settentrionale del lago di Barcis, un bacino artificiale originato dallo sbarramento del torrente Cellina per mezzo di una diga nei pressi del ponte Antoi. Il centro del paese si affaccia su acque lacustri dalle sfumature smeraldine tra caratteristiche case friulane in pietra - alcune trasformate in albergo diffuso - e la via principale è animata da locali e trattorie che offrono i sapori autentici del territorio, come la “petuccia” - un gustoso insaccato di pecora -, la “bresaula” - carne secca di camoscio -, l’irrinunciabile frico, i formaggi delle malghe e il “petut”, un dolce simile alla pinza. Non passa inosservato il cinquecentesco palazzo Centi, sede della proloco, della biblioteca e dell’albergo diffuso: con il suo maestoso doppio loggiato, caratterizzato da archi ribassati al piano terra e a tutto sesto al piano superiore, fonde armoniosamente gli elementi rustici tipici della Valcellina con le eleganti influenze dell'architettura veneziana. In centro si incontra anche la settecentesca chiesa di San Giovanni Battista, con un altare maggiore in stile barocco, mentre due acquasantiere e il fonte battesimale testimoniano l'originario impianto cinquecentesco. Barcis è parte della Riserva Naturale Forra del Cellina, un suggestivo canyon con pareti rocciose che si immergono a picco nelle acque cristalline del torrente, da ammirare attraversando in tutta sicurezza un ponte tibetano di cinquantacinque metri sospeso su una scenografia di grande impatto. La riserva è attraversata inoltre dalla vecchia strada della Valcellina, che permette di osservare le spettacolari forme di erosione modellate dal corso d’acqua mentre la si percorre a piedi, in bicicletta o a bordo di un trenino turistico. Le falesie offrono anche un incontro ravvicinato con il mondo della roccia per appassionati di tutti i livelli: celebre è la falesia di Erto, plasmata e resa universalmente conosciuta da Mauro Corona. In modalità slow si può invece optare per un pic-nic, un po’ di relax o una passeggiata sul sentiero lungolago - o tra i boschi - mentre i più esperti si possono cimentare su itinerari escursionistici che conducono a bivacchi e rifugi alpini. Sul lago si praticano vela e surf e i torrenti che alimentano il bacino sono ideali per canoa e kayak, anche a livello professionistico. A giugno è da segnare in calendario il “Campionato internazionale di motonautica”, che attira appassionati da tutto il mondo e numerosissime sono - nella stagione idonea - le gare di pesca per ogni livello di abilità.
...continua a leggereCircondato dalle Dolomiti friulane e situato nel cuore della Valcellina, Barcis è una località di grande fascino paesaggistico. Il comune si estende sulla riva settentrionale del lago di Barcis, un bacino artificiale originato dallo sbarramento del torrente Cellina per mezzo di una diga nei pressi del ponte Antoi. Il centro del paese si affaccia su acque lacustri dalle sfumature smeraldine tra caratteristiche case friulane in pietra - alcune trasformate in albergo diffuso - e la via principale è animata da locali e trattorie che offrono i sapori autentici del territorio, come la “petuccia” - un gustoso insaccato di pecora -, la “bresaula” - carne secca di camoscio -, l’irrinunciabile frico, i formaggi delle malghe e il “petut”, un dolce simile alla pinza. Non passa inosservato il cinquecentesco palazzo Centi, sede della proloco, della biblioteca e dell’albergo diffuso: con il suo maestoso doppio loggiato, caratterizzato da archi ribassati al piano terra e a tutto sesto al piano superiore, fonde armoniosamente gli elementi rustici tipici della Valcellina con le eleganti influenze dell'architettura veneziana. In centro si incontra anche la settecentesca chiesa di San Giovanni Battista, con un altare maggiore in stile barocco, mentre due acquasantiere e il fonte battesimale testimoniano l'originario impianto cinquecentesco. Barcis è parte della Riserva Naturale Forra del Cellina, un suggestivo canyon con pareti rocciose che si immergono a picco nelle acque cristalline del torrente, da ammirare attraversando in tutta sicurezza un ponte tibetano di cinquantacinque metri sospeso su una scenografia di grande impatto. La riserva è attraversata inoltre dalla vecchia strada della Valcellina, che permette di osservare le spettacolari forme di erosione modellate dal corso d’acqua mentre la si percorre a piedi, in bicicletta o a bordo di un trenino turistico. Le falesie offrono anche un incontro ravvicinato con il mondo della roccia per appassionati di tutti i livelli: celebre è la falesia di Erto, plasmata e resa universalmente conosciuta da Mauro Corona. In modalità slow si può invece optare per un pic-nic, un po’ di relax o una passeggiata sul sentiero lungolago - o tra i boschi - mentre i più esperti si possono cimentare su itinerari escursionistici che conducono a bivacchi e rifugi alpini. Sul lago si praticano vela e surf e i torrenti che alimentano il bacino sono ideali per canoa e kayak, anche a livello professionistico. A giugno è da segnare in calendario il “Campionato internazionale di motonautica”, che attira appassionati da tutto il mondo e numerosissime sono - nella stagione idonea - le gare di pesca per ogni livello di abilità.
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