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TRANI

 Barletta-Andria-Trani, Puglia
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Stemma di Trani
Alla scoperta di Trani

Il 19 ottobre 2024 Trani sarà teatro della “Trani night run”. Non una gara competitiva, anzi. Divertimento, piuttosto, insieme a spettacolo e spensieratezza, una manifestazione da vivere insieme agli amici. Una serata speciale, quindi, da trascorrere o "di corsa" oppure semplicemente passeggiando per assaporare al meglio le emozioni. Fra gli edifici di pregio di Trani, palesano un profilo rinascimentale le eleganti architetture civili di palazzo Caccetta - con fregi tardogotici - e di palazzo Telesio, dalla scenografica vista sul porto, alle cui spalle si snodano i vicoli del quartiere ebraico della Giudecca, dove spicca la sinagoga di Scolanova - edificata nel XIII secolo -, il tempio ebraico più antico d’Europa. Salotto intellettuale di Trani è palazzo Beltrani: complesso museale e centro culturale polifunzionale, ospita mostre internazionali, eventi e la Pinacoteca "Ivo Scaringi", che comprende un’ampia raccolta di dipinti e disegni dell’artista tranese. Qui si possono ammirare, inoltre, dipinti e incisioni di Antonio Piccinni, alcune opere appartenute al collezionista Michele Ladogana, dipinti e sculture di artisti meridionali dell’Ottocento e del Novecento, tra cui le realizzazioni di Matteo Masiello. Da conoscere è anche la villa comunale di Trani, inaugurata nel 1824, un giardino verde dalla storia antica affacciato sul mare. Trani è affacciata sulle onde dell’Adriatico con l’eleganza di un anfiteatro di pietra chiara e con il porto cittadino - racchiuso tra il molo di Santa Lucia e quello di Sant’Antonio - che rappresenta il cuore della movida notturna e il centro pulsante della località, ideale per sorseggiare un calice dell’autoctono Moscato di Trani Doc in riva al mare. Un comune sorprendente e da visitare senza fretta, Trani, a iniziare dal maestoso duomo - il cui nome ufficiale è basilica cattedrale di Santa Maria Assunta, comunemente detta di San Nicola Pellegrino -, magistrale esempio di romanico pugliese, un tesoro sospeso sul mare e dal ricco interno decorato, con le due cripte di San Nicola e di Santa Maria e l’ipogeo di San Leucio. Sempre con lo sguardo rivolto al mare è l’imponente castello svevo, fra i più interessanti manieri edificati per volontà di Federico II di Svevia. Il fortilizio, famoso per essere stato scelto da Manfredi - figlio di Federico II di Svevia - come quinta per suggellare il suo matrimonio con la principessa Elena d'Epiro, custodisce il fascino della storia ma anche della leggendaria epopea cavalleresca. Oggigiorno il castello è teatro di numerose manifestazioni, fra le quali la rievocazione storica del matrimonio di Manfredi, volta a ricreare le atmosfere medievali del tempo.

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Stemma di Trani
Alla scoperta di
Trani

Il 19 ottobre 2024 Trani sarà teatro della “Trani night run”. Non una gara competitiva, anzi. Divertimento, piuttosto, insieme a spettacolo e spensieratezza, una manifestazione da vivere insieme agli amici. Una serata speciale, quindi, da trascorrere o "di corsa" oppure semplicemente passeggiando per assaporare al meglio le emozioni. Fra gli edifici di pregio di Trani, palesano un profilo rinascimentale le eleganti architetture civili di palazzo Caccetta - con fregi tardogotici - e di palazzo Telesio, dalla scenografica vista sul porto, alle cui spalle si snodano i vicoli del quartiere ebraico della Giudecca, dove spicca la sinagoga di Scolanova - edificata nel XIII secolo -, il tempio ebraico più antico d’Europa. Salotto intellettuale di Trani è palazzo Beltrani: complesso museale e centro culturale polifunzionale, ospita mostre internazionali, eventi e la Pinacoteca "Ivo Scaringi", che comprende un’ampia raccolta di dipinti e disegni dell’artista tranese. Qui si possono ammirare, inoltre, dipinti e incisioni di Antonio Piccinni, alcune opere appartenute al collezionista Michele Ladogana, dipinti e sculture di artisti meridionali dell’Ottocento e del Novecento, tra cui le realizzazioni di Matteo Masiello. Da conoscere è anche la villa comunale di Trani, inaugurata nel 1824, un giardino verde dalla storia antica affacciato sul mare. Trani è affacciata sulle onde dell’Adriatico con l’eleganza di un anfiteatro di pietra chiara e con il porto cittadino - racchiuso tra il molo di Santa Lucia e quello di Sant’Antonio - che rappresenta il cuore della movida notturna e il centro pulsante della località, ideale per sorseggiare un calice dell’autoctono Moscato di Trani Doc in riva al mare. Un comune sorprendente e da visitare senza fretta, Trani, a iniziare dal maestoso duomo - il cui nome ufficiale è basilica cattedrale di Santa Maria Assunta, comunemente detta di San Nicola Pellegrino -, magistrale esempio di romanico pugliese, un tesoro sospeso sul mare e dal ricco interno decorato, con le due cripte di San Nicola e di Santa Maria e l’ipogeo di San Leucio. Sempre con lo sguardo rivolto al mare è l’imponente castello svevo, fra i più interessanti manieri edificati per volontà di Federico II di Svevia. Il fortilizio, famoso per essere stato scelto da Manfredi - figlio di Federico II di Svevia - come quinta per suggellare il suo matrimonio con la principessa Elena d'Epiro, custodisce il fascino della storia ma anche della leggendaria epopea cavalleresca. Oggigiorno il castello è teatro di numerose manifestazioni, fra le quali la rievocazione storica del matrimonio di Manfredi, volta a ricreare le atmosfere medievali del tempo.

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Informazioni su Trani

Regione

Puglia

Provincia

Barletta-Andria-Trani (BT)

Abitanti

55405

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m. 7 s.l.m.

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Punti di interesse

Museo Sinagoga Sant'anna
Museo Sinagoga Sant'anna

La sinagoga Grande, all'interno della quale hanno trovato collocazione alcuni reperti della storia ebraica cittadina, è stata edificata nel XIII secolo (successivamente trasformata in chiesa di Sant'Anna) e ospita la sezione ebraica del Museo diocesano dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie. Nella cripta sono conservati diversi cippi tombali, derivanti dai cimiteri della comunità ebraica della città. Nella zona superiore, invece, oltre ai pannelli didattici esplicativi della storia della presenza ebraica a Trani e nel Mezzogiorno fino al XIII-XV secolo e della storia di questa sinagoga-chiesa, si conservano copie di documenti e due reperti di eccezionale valore storico: un'antica Mezuzah risalente al XII - XIII sec. e frammenti pergamenacei di un'antica Bibbia in ebraico del XIV secolo.

Sinagoga


Cattedrale Di Trani
Cattedrale Di Trani

La sua edificazione è legata alle vicende di san Nicola Pellegrino, risalenti all'era della dominazione normanna. Fu edificata utilizzando la pietra di Trani, un materiale da costruzione tipico della zona: si parla di un tufo calcareo, estratto dalle cave cittadine, caratterizzato da un colore roseo chiarissimo, quasi bianco. La chiesa si distingue per il suo vistoso transetto e per l'uso dell'arco a sesto acuto nel passaggio situato sotto il campanile, fenomeno non molto diffuso nell'architettura romanica. Nonostante i continui mutamenti intervenuti nel corso dei secoli, conserva in parte il suo carattere originale la parte inferiore della chiesa, che costituisce una parte essenziale dell'insieme. Suddivisa in due unità (Cripta di San Nicola, che conserva le reliquie del santo e Cripta di Santa Maria, che risale alla costruzione precedente), la parte inferiore ricalca la pianta dell'edificio e si distingue per l'eleganza dei capitelli romanici. Tramite una scaletta è possibile accedere all'ipogeo di San Leucio, scavato sotto il livello del mare e ornato di affreschi ormai in cattivo stato di conservazione. Della pavimentazione musiva, ispirata a quella del mosaico di Otranto opera di Pantaleone nella cattedrale di Otranto, rimangono solo alcuni brandelli nella zona del presbiterio, in cui, oltre a elementi decorativi, è possibile riconoscere l'allegoria dell'"Ascesa in volo di Alessandro Magno" e l'episodio del Peccato originale di Adamo ed Eva, rappresentati ai lati dell'Albero della conoscenza del Bene e del Male.

Cattedrale


Dolmen Della Chianca
Dolmen Della Chianca

La costruzione megalitica (rientrante nella tipologia delle tombe dolmeniche a galleria ed a corridoio all'interno di tumulo ellittico) è formata da una cella sepolcrale quadrangolare, composta da tre lastroni verticali in pietra calcare locale (Chianghe), di cui due sono disposti come pareti laterali ed uno come parete di fondo. Al di sopra è collocato orizzontalmente un quarto lastrone di pietra più grande che costituisce il tetto di copertura, ed ha una lunghezza approssimativa di 3,85 m ed una larghezza di 2,40 m. L'altezza della cella è di circa 1,80 m. Secondo alcuni studiosi per posizionare la lastra del tetto si è reso necessario l'impiego coordinato di almeno un centinaio di persone I lastroni verticali poggiano direttamente sulla roccia ed uno di essi è caratterizzato da due piccole aperture. La cella continua all'esterno in un corridoio scoperto lungo 7,60 m, orientato ad est e delimitato da piccole lastre di pietra disposte verticalmente lungo il dromos. La lunghezza complessiva dell'intero monumento è poco meno di 10 m. Attualmente il dolmen della chianca costituisce un unicum, non soltanto per l'eccezionale stato di conservazione, ma anche per la consistenza numerica dei reperti, non comparabili con oggetti simili di altri dolmen presenti nel barese.

Dolmen


Museo Del Confetto Giovanni Mucci
Museo Del Confetto Giovanni Mucci

Il Museo è ospitato in un'interessante palazzina liberty dalle volte in pietra, originaria sede della fabbrica di confetti. Frutto di una calma ed appassionata ricerca, detiene in quattro sezioni documenti, utensili, apparecchiature, stampini per la produzione di confetti, caramelle e cioccolato. Nella prima sala, adibita al confetto, oltre ai setacci, colini, maceratori, formine per la confezione della frutta martorana e dei confetti in pasta di mandorla, sono degne di nota le bassine e le branlantes in rame. Nella seconda sala un video illustra la storia della fabbrica e le fasi salienti della lavorazione dei confetti. La terza sala contiene macchine e attrezzature per il cioccolato tra cui una temperatrice e un melangeur d’epoca. Nella quarta sala sono sistemati i macchinari con rulli in bronzo sbalzati a mano per la preparazione delle caramelle.

Musei

Castello Di Barletta
Castello Di Barletta

Il castello di Barletta, collocato nell'omonima città pugliese, è il risultato architettonico di alcune stratificazioni dovute al passare di diverse dinastie al potere, succedutesi dall'XI secolo al XVIII secolo. Un tempo fortezza a scopo difensivo, cinta dal mare che occupava il fossato tutt'intorno al castello e lo isolava da potenziali attacchi nemici, costituisce un punto strategico nella vita cittadina nonché un importante cardine urbanistico. È sede della Biblioteca comunale, del Museo civico e di una sala convegni e mostre. Tra le opere conservate, oltre un presunto busto di Federico II di Svevia in pietra calcarea, risalente al XIII secolo, è qui posto il Sarcofago degli Apostoli, altorilievo in pietra prima testimonianza del Cristianesimo a Barletta, risalente al periodo compreso tra il III e il IV secolo.

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