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LA DESTINAZIONE DEL GIORNO

PANTELLERIA

 Trapani, Sicilia
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Stemma di Pantelleria
Alla scoperta di Pantelleria

Pantelleria, la figlia del vento. Con un paesaggio ora verde ora selvaggio e punteggiato dai dammusi, le singolari abitazioni cubiche in pietra edificate dagli arabi che l’hanno abitata per quattrocento anni. Denominandola “Bent el-Rhia”: la figlia del vento, appunto, un nome più che mai appropriato visto che qui il vento soffia costante per tutto l’anno. Le rocce laviche dell’isola si tuffano nel blu cobalto del mare, perfetto per immersioni e snorkeling mentre l’anima “rurale” di Pantelleria è rintracciabile un po’ ovunque, soprattutto fra i muretti a secco che fanno da cornice ai terrazzamenti coltivati con capperi e vigne. E il celebre Passito di Pantelleria Doc – prodotto esclusivamente nell'isola - accompagna sfiziose enodegustazioni anche e soprattutto fra i vigneti, che rivestono ben il settanta per cento circa del territorio agricolo. I terreni di natura eruttiva, infatti, sono estremamente fertili e adatti alla coltivazione della vite mentre di roccia è l'arco dell'elefante, uno dei simboli di Pantelleria, situato dopo Cala Levante: un singolare faraglione, la cui forma assomiglia a quella di un elefante con la proboscide immersa nel mare. Sull'isola di Pantelleria vi sono numerose chiesette, quasi tutte edificate con l’aspetto dei caratteristici dammusi mentre nel contesto delle architetture civili si staglia il castello di Pantelleria, noto anche come castello Barbacane: situato in posizione strategica all'imboccatura del vecchio porto di Pantelleria, è sede del museo archeologico e domina tutto il centro cittadino. Un’isola “ruvida e accogliente”, Pantelleria, che conserva numerosi resti monumentali della sua storia antica. I più importanti ed esclusivi sono quelli del Parco archeologico dei Sesi: grandiosi monumenti sepolcrali a forma di tronco di cono, sormontati da una cupola. Di questi solo uno è rimasto integro, il Sese grande, imponente edificio megalitico a base ellittica e a forma di torre, realizzato con massi di lava, largo dieci metri, lungo venti e alto sei. Per visitare al meglio l’isola, il percorso più classico è quello perimetrale e non mancano sorprese come il Lago di Venere – detto anche Specchio di Venere -, ricco di acque termali. Il bacino lacustre ha una profondità massima di dodici metri e le sorgenti - dalla temperatura variabile tra i quaranta e i cinquanta gradi centigradi - che lo alimentano sono quasi tutte concentrate sulla sponda sud. La bellezza di questo lago è tale che la leggenda assicura essere stato prescelto dalla dea Venere, avvezza a specchiarsi nelle sue acque.

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Stemma di Pantelleria
Alla scoperta di
Pantelleria

Pantelleria, la figlia del vento. Con un paesaggio ora verde ora selvaggio e punteggiato dai dammusi, le singolari abitazioni cubiche in pietra edificate dagli arabi che l’hanno abitata per quattrocento anni. Denominandola “Bent el-Rhia”: la figlia del vento, appunto, un nome più che mai appropriato visto che qui il vento soffia costante per tutto l’anno. Le rocce laviche dell’isola si tuffano nel blu cobalto del mare, perfetto per immersioni e snorkeling mentre l’anima “rurale” di Pantelleria è rintracciabile un po’ ovunque, soprattutto fra i muretti a secco che fanno da cornice ai terrazzamenti coltivati con capperi e vigne. E il celebre Passito di Pantelleria Doc – prodotto esclusivamente nell'isola - accompagna sfiziose enodegustazioni anche e soprattutto fra i vigneti, che rivestono ben il settanta per cento circa del territorio agricolo. I terreni di natura eruttiva, infatti, sono estremamente fertili e adatti alla coltivazione della vite mentre di roccia è l'arco dell'elefante, uno dei simboli di Pantelleria, situato dopo Cala Levante: un singolare faraglione, la cui forma assomiglia a quella di un elefante con la proboscide immersa nel mare. Sull'isola di Pantelleria vi sono numerose chiesette, quasi tutte edificate con l’aspetto dei caratteristici dammusi mentre nel contesto delle architetture civili si staglia il castello di Pantelleria, noto anche come castello Barbacane: situato in posizione strategica all'imboccatura del vecchio porto di Pantelleria, è sede del museo archeologico e domina tutto il centro cittadino. Un’isola “ruvida e accogliente”, Pantelleria, che conserva numerosi resti monumentali della sua storia antica. I più importanti ed esclusivi sono quelli del Parco archeologico dei Sesi: grandiosi monumenti sepolcrali a forma di tronco di cono, sormontati da una cupola. Di questi solo uno è rimasto integro, il Sese grande, imponente edificio megalitico a base ellittica e a forma di torre, realizzato con massi di lava, largo dieci metri, lungo venti e alto sei. Per visitare al meglio l’isola, il percorso più classico è quello perimetrale e non mancano sorprese come il Lago di Venere – detto anche Specchio di Venere -, ricco di acque termali. Il bacino lacustre ha una profondità massima di dodici metri e le sorgenti - dalla temperatura variabile tra i quaranta e i cinquanta gradi centigradi - che lo alimentano sono quasi tutte concentrate sulla sponda sud. La bellezza di questo lago è tale che la leggenda assicura essere stato prescelto dalla dea Venere, avvezza a specchiarsi nelle sue acque.

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Informazioni su Pantelleria

Regione

Sicilia

Provincia

Trapani (TP)

Abitanti

7496

Altitudine

m. 5 s.l.m.

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Punti di interesse

Giardino Pantesco Donnafugata
Giardino Pantesco Donnafugata

La contrada Khamma, sull’isola di Pantelleria, custodisce quella meraviglia della natura e dell’ingegno umano rappresentata dal giardino pantesco, le cui origini risalgono al 3.000 a.C., pensato sia per proteggere le piante dai forti venti che spirano in ogni stagione che per far fronte alla scarsità d’acqua che a volte può portare a 300 giorni ininterrotti di siccità. Il Giardino, generosamente donato al FAI dall’azienda vinicola Donnafugata, è uno dei pochi ancora presenti sull’isola, in buono stato di conservazione e oggi completamente restaurato. All’esterno, è delimitato da una struttura a pianta circolare, priva di copertura, con un diametro di 11 metri e un’altezza che in alcuni punti raggiunge i 4, con un'unica stretta apertura per accedervi e piccole aperture secondarie per consentire il passaggio di acqua piovana. All’interno, ecco apparire un piccolo miracolo: un’unica, straordinaria e secolare pianta di arancio “Portogallo” che occupa tutto lo spazio e che può vivere e dar frutti, ricchi di semi e di succo zuccherino, grazie a un antico e ingegnoso sistema agronomico autosufficiente tramandato fino a noi.

Fai


Parco Archeologico Di Selinunte
Parco Archeologico Di Selinunte

Sita sulla costa sud-occidentale della Sicilia, Selinunte era una antica città greca che oggi costituisce il Parco archeologico più grande d'Europa. I ruderi della città si trovano sul territorio del comune di Castelvetrano. Nel sito archeologico, sull'acropoli sono presenti alcuni templi insieme ad altre costruzioni secondarie, mentre altri templi si trovano su di una collina poco lontana. Molti edifici sono rovinati in seguito a sismi avvenuti in epoca medievale; tuttavia alcuni interventi di anastilosi hanno permesso di ricostruire quasi completamente il Tempio E (il cosiddetto tempio di Hera), e di rialzare in gran parte uno dei lati lunghi del Tempio C. Le sculture trovate negli scavi di Selinunte si trovano soprattutto nel Museo Nazionale Archeologico di Palermo. Fa eccezione l'opera più famosa, l'Efebo di Selinunte, che oggi è esposto presso la Casa del Viaggiatore, all'interno del parco archeologico, a ridosso dell'acropoli.

Templio Greco-romano


Ipogeo Crispia Salvia
Ipogeo Crispia Salvia

Scoperto nel 1994 in seguito alla demolizione di un edificio, l'ipogeo, collocato al di sotto di un edificio di cinque piani che si trova in via Massimo D'Azeglio, è composto da una camera funeraria di forma trapezoidale, di circa 25 m², cui si accede da un dromos scavato nella roccia. Le pareti abbondano di decorazioni pittoriche. Dall'epigrafe latina, risalente al II sec. d.C., si evince che la tomba era dedicata a Crispia Salvia dal marito Iulius Demetrius. La donna è stata sposata per 15 anni ed è morta a circa 45 anni. L'importanza di attribuire l'età alla donna e di specificare gli anni di matrimonio potrebbe voler dire secondo alcuni studiosi che la donna sia stata già sposata. I nomi della donna rivelano le sue nobili origini, appartenendo a due gens i Crispius, aventi interessi economici nella Sicilia occidentale visti i ritrovamenti di utensili e tegole con bollo A.C.Crispi a Segesta, ed i Salvii anch'essi riconducibili a Lilibeo. Del marito Iulius Demetrius non si possono facilmente conoscere le origini dato che il nome era diffuso in tutte le città della Sicilia, sia da personaggi di alto rango che da liberti ma non si esclude l'origine nobile.

Ipogeo


Fontana Della Ninfa
Fontana Della Ninfa

Per celebrare l'edificazione dell’importante acquedotto dei Bigini e della rete idrica cittadina, il napoletano Orazio Pigrone intenditore di idraulica, come ci testimonia l'iscrizione sulla lapide collocata tra la prima e la seconda vasca, costruisce, nel 1615, la Fontana della Ninfa. L’opera, a quattro ordini di vasche, fatta in marmo e alta circa nove metri, ha una nicchia sovrastata da un motivo a conchiglia sul quarto fonte ospita una statua in marmo: una ninfa siede su una rupe e regge con la mano destra una brocca dalla quale sgorgava acqua, e con la sinistra regge una cornucopia, simbolo dell'abbondanza per antonomasia. Lo stile barocco dell'insieme si evince dalle volute che si ripetono per i tre piani della costruzione, mentre un timpano in tardo barocco a linea curva la definisce in alto.

Fontana

Castello Incantato
Castello Incantato

Il “Castello Incantato” sorge a pochi chilometri di distanza da Sciacca, nella parte occidentale della Sicilia, sotto il monte Kronio. Considerato un museo-giardino è un luogo caratterizzato da un’atmosfera suggestiva, in cui sono convogliate migliaia di sculture realizzate da Filippo Bentivegna. Uno spettacolo creato dall'inventiva dell'uomo e della natura, dove, oltre agli ulivi e ai mandorli, sorgono le teste scavate e scalpellate nella roccia da "Filippu di li testi", un vero artista dotato di un’immensa capacità creativa, uno dei maggiori esponenti dell’art brut o outside art. il castello incantato è un unicum nel suo genere.

Parco Artistico

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La Sicilia è la più grande isola italiana e del mediterraneo, nonché la regione più estesa dell'Italia, la sua superficie ha una caratteristica forma triangolare. L'isola a Nord-Est è divisa dal continente dallo Stretto di Messina – un lembo di mare di circa 3km – è bagnata a Nord dal Mar Tirreno, a Ovest dal canale di Sicilia, a Sud-Ovest dal Mar di Sicilia, a Sud-Est dal canale di Malta, e a Est dal Mar Ionio.

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