La tradizionale “Fiera del Mare” si svolgerà a Pegli il 27 luglio 2025 e la giornata si concluderà con lo spettacolo pirotecnico organizzato dal comune di Genova. Pegli fonde l'atmosfera di borgo marinaro con il prestigio di un quartiere residenziale, già scelto nel passato da nobili e ricchi borghesi per i loro soggiorni estivi nel ponente genovese. Esponenti di casa Savoia e intellettuali come George Sand e Franz Kafka sono stati tra i suoi ospiti più illustri e si possono ancora ammirare alcune residenze storiche come villa Lomellini Rosa, Villa Lomellini Banfi e l'imperdibile Villa Durazzo Pallavicini. Il lungomare di Pegli è il luogo ideale per passeggiate panoramiche in pieno relax immersi nell'allure elegante di questo sobborgo che fu comune autonomo fino al 1926, prima di essere annesso al capoluogo ligure. Ed è sul lungomare che ogni anno si celebra anche la "Sagra della farinata", durante la quale i "fainotti" servono questa prelibatezza a base di farina di ceci - tra i simboli della gastronomia ligure - direttamente dai forni a legna. Diverse sono anche le chiese degne di nota, tra cui San Martino e Benedetto e Sant'Antonio Abate, mentre è ospitato nella rinascimentale villa Centurione Doria il "Museo navale" di Pegli. Vero gioiello di Pegli è Villa Durazzo Pallavicini con il suo parco, nominato "il più bello d'Italia" nel 2017. Fu realizzato tra il 1837 e il 1846 su progetto dell'architetto Michele Canzio, che a quel tempo era scenografo del teatro Carlo Felice. La visita a Villa Durazzo Pallavicini inizia dall'ingresso principale su un viale che conduce sino a quella che fu la residenza estiva del marchese Ignazio Pallavicini - che commissionò il parco -, donata al comune di Genova nel 1928. La dimora è oggi la sede del "Museo di archeologia ligure", che raccoglie più di cinquemila reperti tra cui la celebre "tavola di Polcevera", il più antico documento giuridico ligure che riporta in lingua latina l'arbitrato emesso nel 117 a.C. da due magistrati romani. L'itinerario prosegue nell'orto botanico voluto dalla marchesa Clelia Durazzo Pallavicini, dove si possono ammirare diverse serre e aiuole con specie pregiate, prima di addentrarsi negli otto ettari del parco, dove in una sorta di racconto teatrale in tre atti ci si immerge tra storia, natura e spiritualità lungo un percorso di due chilometri e mezzo punteggiato da alberi rari, architetture, grotte e giochi d'acqua.
...continua a leggereLa tradizionale “Fiera del Mare” si svolgerà a Pegli il 27 luglio 2025 e la giornata si concluderà con lo spettacolo pirotecnico organizzato dal comune di Genova. Pegli fonde l'atmosfera di borgo marinaro con il prestigio di un quartiere residenziale, già scelto nel passato da nobili e ricchi borghesi per i loro soggiorni estivi nel ponente genovese. Esponenti di casa Savoia e intellettuali come George Sand e Franz Kafka sono stati tra i suoi ospiti più illustri e si possono ancora ammirare alcune residenze storiche come villa Lomellini Rosa, Villa Lomellini Banfi e l'imperdibile Villa Durazzo Pallavicini. Il lungomare di Pegli è il luogo ideale per passeggiate panoramiche in pieno relax immersi nell'allure elegante di questo sobborgo che fu comune autonomo fino al 1926, prima di essere annesso al capoluogo ligure. Ed è sul lungomare che ogni anno si celebra anche la "Sagra della farinata", durante la quale i "fainotti" servono questa prelibatezza a base di farina di ceci - tra i simboli della gastronomia ligure - direttamente dai forni a legna. Diverse sono anche le chiese degne di nota, tra cui San Martino e Benedetto e Sant'Antonio Abate, mentre è ospitato nella rinascimentale villa Centurione Doria il "Museo navale" di Pegli. Vero gioiello di Pegli è Villa Durazzo Pallavicini con il suo parco, nominato "il più bello d'Italia" nel 2017. Fu realizzato tra il 1837 e il 1846 su progetto dell'architetto Michele Canzio, che a quel tempo era scenografo del teatro Carlo Felice. La visita a Villa Durazzo Pallavicini inizia dall'ingresso principale su un viale che conduce sino a quella che fu la residenza estiva del marchese Ignazio Pallavicini - che commissionò il parco -, donata al comune di Genova nel 1928. La dimora è oggi la sede del "Museo di archeologia ligure", che raccoglie più di cinquemila reperti tra cui la celebre "tavola di Polcevera", il più antico documento giuridico ligure che riporta in lingua latina l'arbitrato emesso nel 117 a.C. da due magistrati romani. L'itinerario prosegue nell'orto botanico voluto dalla marchesa Clelia Durazzo Pallavicini, dove si possono ammirare diverse serre e aiuole con specie pregiate, prima di addentrarsi negli otto ettari del parco, dove in una sorta di racconto teatrale in tre atti ci si immerge tra storia, natura e spiritualità lungo un percorso di due chilometri e mezzo punteggiato da alberi rari, architetture, grotte e giochi d'acqua.
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