Afragola

Afragola è un comune della provincia di Napoli, situato nella regione Campania.
Il territorio cittadino sorge nella piana dei Regi Lagni, un sistema di canali rettilinei che si estende nell'area compresa fra la città metropolitana di Napoli e le province di Caserta, Avellino e Benevento.
Il nucleo urbano si trova nel cuore dell'antica Campania felix e confina con i Comuni di Cardito, Casoria, Acerra, Caivano e Casalnuovo di Napoli.
La cittadina campana conserva molteplici testimonianze, caratterizzate da particolare rilevanza storico-artistica, architettonica e culturale.
L'itinerario alla scoperta di Afragola ha inizio da piazza Municipio, anticamente chiamata piazza dell'Arco, per la presenza di un'arcata dell'acquedotto per Atella. Lungo il perimetro della piazza affaccia l'ottocentesco palazzo Municipio, l'edificio si sviluppa su tre piani, con un piano terra porticato. La facciata principale del fabbricato è rivestita da un paramento a bugnato alternato ed è sovrastata da una torre campanaria su cui spicca un orologio.
Numerose sono le architetture religiose presenti ad Afragola, uno dei luoghi di culto che un itinerario equilibrato non può ignorare è la Pontificia Basilica di Sant'Antonio di Padova, il santuario antoniano più importante della Campania, promosso a basilica minore nel 2004.
Nel 1633 furono avviati i lavori di costruzione del complesso, edificato in stile barocco, con annesso convento dei frati minori riformati dell'ordine francescano.
Sul lato sinistro del santuario s'innalza una torre campanaria, eretta nel 1950.
La struttura è articolata in tre navate, con abside e cappelle disposte lungo il lato sinistro, al suo interno sono custodite opere di pregio, fra queste annoveriamo un crocifisso attribuito a frate Umile da Petralia, una statua in legno di Sant'Antonio di Padova, risalente al XVII secolo e posta in un tabernacolo databile al 1922, chiamato il "Trono del Santo", si tratta di un pulpito marmoreo, realizzato da Francesco Jerace.
Dal 1995 il santuario è ufficialmente gemellato con la Basilica di Sant'Antonio in Padova, i Frati Minori Conventuali di Padova hanno donato al Santuario una preziosa reliquia del Santo, un pezzo di massa muscolare toracica di circa 6 cm, ad oggi, conservato in una cappellina posizionata nella parte posteriore del Trono del Santo.
In prossimità del Santuario si trova la Villa Comunale, chiamata "la pineta", situata in viale Cristo Re, è uno dei punti di ritrovo e di svago maggiormente apprezzati dagli afragolesi e dai turisti, soprattutto nei periodi primaverili ed estivi, per trascorrere del tempo all'aria aperta.
Un altro luogo di culto meritevole di una visita, è la chiesa di San Marco in Sylvis, detta anche di San Marco della Selvatella, edificata nel 1179 per volere del re Guglielmo II di Sicilia.
Il prospetto principale è diviso in tre sezioni: nella parte inferiore un scalinata precede
l'edificio, a cui si accede attraverso un portale con arco ribassato in pietra calcarea, databile al XIX secolo, nella parte centrale si trova una nicchia con arco ribassato e piedritti, e a chiudere il prospetto è un timpano sormontato da una croce di ferro.
Sul lato destro della chiesa s'innalza un alto ed elegante campanile, costruito nel 1179 in stile angioino. La torre campanaria è suddivisa in quattro livelli, con un pinnacolo di forma ottagonale, posto sulla sommità.
Lo spazio interno si compone di un'unica navata, con impianto basilicale e abside a pianta rettangolare, privo di transetto e con cappelle laterali impreziosite da affreschi, risalenti al 1521.
Un'altra tappa da non perdere, per il suo valore culturale e significato storico, è il Castello di Afragola, eretto nel 1420 dalla famiglia Capece-Bozzuto o nel 1337 dai Durazzo, durante il regno di Roberto d'Angiò, il maniero è considerato uno dei monumenti simbolo della cittadina campana.
La fortezza è caratterizzata da una forma quadrangolare, le cui mura sono rafforzate da torrioni e l'intero perimetro è circondato da un fossato.
L'imponente complesso nel corso dei secoli ha svolto una funzione militare, alla fine del Settecento, al suo interno fu costituito un orfanotrofio, attualmente il castello ospita l'Addolorata, una scuola dell'infanzia e primaria paritaria.
Alle spalle della fortezza sorge la chiesa di San Giorgio Martire, edificata tra il 1695 e il 1702 su una struttura preesistente, distrutta a causa del terremoto del 1688.
La cupola della chiesa fu eretta nel 1741, su progetto dell'architetto Blasotti, mentre il campanile, opera di Mario Gioffredo, fu innalzato nel 1772.
Accanto alla chiesa di San Giorgio, possiamo contemplare la suggestiva cappella dell'Ave Gratia plena, risalente al XII secolo.
Il monumento presenta una facciata con due ordini sovrapposti, nella parte inferiore ci accoglie un pronao scandito da tre archi, delimitati da lesene e capitelli compositi, nella parte superiore si trovano tre finestre in stile rococò, con lesene tuscaniche e a chiusura della facciata è posta un'edicola.
Lo spazio interno della cappella è articolato in un'unica navata, con volta a botte e due cappelle ai lati del presbiterio. Sul soffitto della navata spicca un affresco, realizzato nel 1953 da Pasquale Graziano e figli, raffigurante la S.S. Vergine in Gloria. Sopra l'Ottocentesco altare marmoreo, si trova un affresco rappresentante gli Angeli e l'Eterno sempre opera di Pasquale Graziano.
Per gli studiosi e appassionati di archeologia, una tappa obbligata è il villaggio del bronzo antico di Afragola, un complesso distrutto dall'eruzione delle Pomici di Avellino e venuto alla luce nel 2005, a seguito dei lavori effettuati per la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità Roma-Napoli.
Durante la campagna di scavo sono state rinvenute delle capanne a pianta rettangolare, dei magazzini, delle impronte umane e animali, inoltre, numerosi sono i reperti, come piatti, vasi e coppe di età micenea.
Giunti a questo punto, l'itinerario prosegue alla volta della stazione di Napoli Afragola, collocata a circa un km dal centro storico e progettata nel 2003 dall'architetto e designer Zaha Hadid.
Il complesso architettonico - inaugurato nel 2017 - è stato realizzato come un ponte sospeso sui binari, al fine di promuovere una continuità con il territorio circostante.
La copertura della sala principale della stazione, è rivestita da una vetrata di 5000 m2 con shader, così da consentire una diffusione controllata della luce solare diretta, inoltre, al piano superiore del complesso è presente una grande centro commerciale. Dopo tanto camminare, non resta che concedersi una pausa per assaporare la cucina tradizionale, ricca di pietanze gustose.
Numerose sono le eccellenze enogastronomiche di questa terra fertile e una menzione particolare meritano alcuni prodotti, come le fragole, il fagiolo zolfariello, l'aglio, la patata riccia e il finocchio bianco palettone, per citarne alcuni.
Non può mancare l'assaggio delle polpette di San Marco, un misto di carne suina e bovina, con l'aggiunta di cavolo nero o cappuccio, si tratta di un piatto cucinato in occasione della festa patronale.
La cucina afragolese si inserisce nella tradizione gastronomica della Campania centro-settentrionale, con alcune varianti, ad esempio, ad Afragola il celebre casatiello esiste solo nella versione salata.
La cittadina campana offre una notevole varietà di dolci, come i torroncini di Sant'Antonio, venduti in occasione delle celebrazioni per il santo protettore, durante le festività pasquali, oltre alla famosa pastiera, si preparano anche la pizza di tagliolini e i taralli frolli.
Infine, si consiglia la degustazione dei vini locali, tra i più noti ricordiamo la Falanghina pompeano, il Vesuvio a bacca bianca o rossa, il Pompeii, il Forgiato e il Piedirosso.