Potenza

Potenza è il capoluogo dell'omonima provincia e della regione Basilicata, il nucleo urbano si sviluppa lungo la dorsale appenninica, posta a Nord delle Dolomiti lucane, nell'alta valle del Basento, attraversata dall'omonimo fiume e circondata da numerosi monti.
Potenza si trova a 820 mt sul livello del mare, si tratta del capoluogo di regione situato alla quota più alta d'Italia ed è anche conosciuto come la "città delle scale".
Tale appellativo deriva dalla particolare conformazione urbanistica dell'abitato, sviluppato verso l'alto e dall'intersecarsi di un sistema di scale che unisce le varie parti della città.
L'itinerario alla scoperta delle bellezze potentine ha inizio dal centro storico, detto Sopra Potenza e collocato nella parte più alta del nucleo cittadino, l'area si snoda attorno alla via Pretoria, l'arteria principale della città vecchia.
Sul lato Est del nucleo antico sorge la Torre Guevara, risalente al X-XI secolo e parte dell'antico Castello dei Conti Guevara, ormai scomparso.
Il monumento si sviluppa su tre piani, con un'altezza di circa 20 metri, attualmente al suo interno ospita l'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Potenza.
All'inizio di via Pretoria, dinanzi alla Torre, sorge palazzo Bonifacio, una residenza nobiliare databile al XVII-XVIII secolo, appartenuta in origine alla famiglia Iorio, poi agli Amati Cantorio e solo all'inizio del '900 fu acquisita dai Bonifacio.
L'edificio seicentesco è caratterizzato da un cornicione che poggia su mensole in pietra, con un frontone in pietra e mattoni. Lungo la facciata si aprono tre portali d'accesso e internamente troviamo un piccolo cortile, con una pavimentazione lastricata e arredi originali.
Poco distante dal palazzo incontriamo la cattedrale di San Gerardo della Porta, il più importante luogo di culto cittadino, intitolato al patrono di Potenza e situato in largo Duomo, nel punto più alto dell'abitato.
Il complesso risale al XIII secolo, ma un'iscrizione romana del I secolo d.C. presente all'interno fa supporre che la cattedrale sia stata edificata su una struttura preesistente di epoca romana.
L'edificio è preceduto da una scalinata semicircolare, presenta una facciata a due spioventi, su cui spiccano lesene con capitelli ionici, unite attraverso un cornicione, su cui si stagliano altre due lesene in pietra squadrata che sostengono un altro cornicione. Sulla sommità è posto un timpano, con al centro un rosone di età romanica.
La cattedrale ha una pianta a croce latina, internamente lo spazio è articolato in un'unica navata, coperta da un soffitto costituito da volte a botte lunettata, impreziosite dagli affreschi di Mario Prayer, realizzati nel 1933-34.
Nel transetto destro è conservato un sarcofago di età romana contenente le spoglie di San Gerardo e una statua quattrocentesca in legno, alta quasi due metri.
Al di sotto della zona absidale è stata rinvenuta una cripta, databile al IV-VI sec. d.C., in cui sono conservati i resti di una pavimentazione musiva policroma.
Sul fianco destro della cattedrale si innalza un campanile di forma quadrangolare, che si sviluppa su quattro piani, con cinque ordini di finestre e sormontato da una cuspide piramidale.
In piazza Duomo, inoltre, affacciano il palazzo Vescovile, residenza del vescovo dell'Arcidiocesi di Potenza e palazzo Scafarelli, risalente al XVIII secolo e proprietà dell'omonima famiglia nobiliare.
Proseguendo l'itinerario in direzione piazza Matteotti, potremo ammirare il tempietto di San Gerardo, un'edicola votiva dedicata al santo patrono della Città di Potenza, realizzata nel 1865 dagli scultori Michele e Antonio Busciolano, su disegno dell'architetto Giuseppe d'Errico.
Al centro del monumento è posta la statua in marmo del Santo. L'architettura neoclassica presenta una pianta semiottagonale, poggia su un basamento a gradoni, su cui s'innalzano cinque colonne scanalate con capitelli corinzi, che sorreggono una trabeazione in marmo policromo, decorata da putti e figure floreali.
Tornando su via Pretoria, nel cuore del centro storico, ci appare la chiesa della Santissima Trinità, costruita in stile romanico e antecedente al IX secolo.
La chiesa fu interamente ricostruita a seguito di un violento terremoto, i lavori vennero portati a compimento nel 1872, con una planimetria differente rispetto a quella iniziale.
Lo spazio interno fu articolato in un'unica navata, con un'abside semicircolare e un soffitto a cassettoni, la realizzazione dell'apparato decorativo venne affidata al pittore Mario Prayer.
A metà percorso di via Pretoria si apre piazza Mario Pagano, su cui affacciano diversi palazzi ed edifici storici, fra questi il teatro Francesco Stabile, il palazzo del Governo e la chiesa e convento di San Francesco.
Il teatro Francesco Stabile è l'unico teatro lirico presente in Basilicata, costruito a partire dal 1857, su progetto degli architetti Errico Alvino e Giuseppe Pisanti.
Nel 1881 il teatro venne inaugurato al cospetto del re Umberto I, del principe Amedeo e della regina d'Italia. Per l'occasione fu portata in scena la Traviata di Giuseppe Verdi.
L'imponente palazzo del Governo attualmente è sede degli Uffici della Prefettura, originariamente lo stabile era parte del monastero dei padri Conventuali di San Francesco. In seguito il convento fu ampliato e la struttura interessata da numerosi interventi architettonici, resi necessari a seguito degli eventi sismici che hanno colpito la città di Potenza.
Sul lato destro di piazza Maria Pagano, accanto alla Prefettura, sorge la chiesa di San Francesco, eretta tra il 1265 e il 1274. L'architettura romanica, costruita sui resti di un oratorio di origine protoromanica, presenta una facciata a capanna, con tetto spiovente, sulla quale spicca un rosone centrale con vetrata.
Alla chiesa si accede tramite un portale a imposte lignee, sovrastato da un archetto a tutto sesto, databile al XVI secolo e composto da otto serie di formelle rappresentanti il monogramma cristologico di San Bernardino da Siena.
Internamente si apre un impianto a un'unica navata, chiusa da un'abside e sormontata da un soffitto ligneo. L'edificio custodisce diverse opere, fra queste ricordiamo il sepolcro del nobile Paride De Grassis, i resti di un affresco con una Madonna di stile bizantino e la Pietà del Pietrafesa.
Un altro luogo di culto meritevole di una visita è la chiesa di San Michele Arcangelo, costruita nel V secolo.
L'edificio attuale risale all'epoca longobarda, è preceduto da una scalinata e presenta una facciata con muratura a vista, quattro lesene suddividono la superficie muraria in tre sezioni, al centro della struttura si apre un portale in pietra, con un doppio stipite e due archi a tutto sesto, sovrastato da una grande finestra.
Lo spazio interno è suddiviso in tre navate, culminanti in tre absidi, numerose sono le opere qui custodite, come i dipinti presenti nelle due nicchie, dove possiamo ammirare i quadri raffiguranti la Madonna e una Santa, i dipinti rappresentanti scene battesimali, opera del pittore Mario Prayer e un altare in pietra monoblocco.
Durante la visita del capoluogo, una tappa da non perdere per gli appassionati di archeologia, è il Museo archeologico nazionale della Basilicata, intitolato a Dinu Adame?teanu, il primo soprintendente della regione.
Il museo è ospitato nell'elegante palazzo Loffredo e offre un percorso espositivo dedicato ai ritrovamenti archeologici dell'intera regione Basilicata, con un'attenzione particolare alle testimonianze provenienti dal territorio di Potenza.
Dopo tanto camminare, non resta che concedersi una pausa per assaporare l'enogastronomia locale, legata alla semplicità della tradizione contadina.
Uno degli alimenti principali della cucina potentina è la pasta fatta in casa, protagonista indiscussa di numerose pietanze, come gli strascinati, delle orecchiette condite con il ragù di carne mista, i ferretti, dei bucatini di grandi dimensioni, i classici maccheroni, i ravioli ripieni di ricotta e la celebre lagane, una pasta simile alle tagliatelle, ma più corta e condita da fagioli o altri legumi.
Altri piatti tipici sono la ciambotta, a base di verdure o la famosa minestra maritata, un misto di carne e verdure.
Inoltre, sarà possibile assaporare alcune pietanze a base di pesce, come il baccalà alla potentina, il capitone allo spiedo e la zuppa di cernia.
È impossibile poi rinunciare all'offerta dolciaria, fra le produzioni tipiche ricordiamo i mostaccioli, la paparotta, un composto di farina, zucchero, mosto cotto e spezie, i biscotti ricoperti di glassa e i calzoncelli con le castagne.
Per quanto riguarda la produzione vitivinicola, notevole è la varietà e la qualità dei vini prodotti che accompagneranno le pietanze locali, fra questi l'Aglianico del Vulture Doc, il Grottino di Roccanova, il Terre dell'Alta Val d'Agri. Infine, si consiglia l'assaggio della Gassosa Avena, una bevanda prodotta nel Capoluogo lucano dai primi del Novecento.