Varese Ligure

Varese Ligure: un comune raccolto tra strette abitazioni in pietra che sembrano proteggere il centro storico, perfettamente conservato. Una località dal sapore medievale, famosa per la sua particolare pianta rotonda e per la storia molto antica. Varese Ligure, infatti, ubicato in un punto strategico di collegamento transappenninico, è stato un caposaldo dei Fieschi che nel Quattrocento idearono la costruzione di un complesso abitativo e difensivo allo stesso tempo. Un progetto di pianificazione urbana che conferì un’insolita pianta ellittica, dando origine a quello che è poi diventato il caratteristico “Borgo rotondo”. Varese Ligure è da visitare senza fretta, a iniziare proprio dal castello dei Fieschi, del XV secolo, che palesa una torre alta di offesa del 1435 affiancata da un torrione cilindrico edificato qualche decennio dopo. Restaurato negli anni Sessanta del Novecento, il maniero è oggi di proprietà comunale ed è quinta di mostre ed eventi. Oltre alla storia, il territorio della Val di Vara e la sua tutela: Varese Ligure è stato definito da Legambiente “il Comune più ecologico d’Italia” per l’economia basata su produzioni alimentari biologiche e nel 1999 è stato il primo comune in Europa a ricevere la certificazione di qualità ambientale. Nel tempo, si sono susseguiti ulteriori riconoscimenti per la grande attenzione del comune alla sostenibilità.

Lungo la collina che digrada verso il torrente Carovana si trova il celebre “Quartiere di Grecino” il cui simbolo è dato dal ponte di Grecino, costruito nel 1515. Nel centro storico, invece, spiccano la torre civica - oggi convertita in spazi per attività culturali – e Palazzo Ferrari, che custodisce nel giardino privato un monumento bronzeo ai caduti di Pietro Ravecca. Di pregio sono anche le coreografie ecclesiastiche a iniziare dalla chiesa di San Filippo Neri e Santa Teresa: del XVII secolo, situata sul lato della piazza prospiciente il fortilizio, fa parte del convento delle monache Agostiniane e conserva un dipinto di Gregorio De Ferrari. La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, invece, edificata verso la metà del XVII secolo, conserva al suo interno opere pittoriche e scultoree dei maestri Luigi Sciallero, Giovanni Andrea De Ferrari, Gregorio De Ferrari e Anton Maria Maragliano. Accanto alla parrocchiale si trova l’oratorio dei Santi Antonio e Rocco, riccamente decorato con tele, scranni intagliati, ghirlande, festoni in stucco e affreschi. Nell’oratorio sono conservati anche arredi processionali - come fanali in oro zecchino - e pastorali in legno dorato con l’immagine dei Santi Antonio e Rocco del XVIII secolo.