All’angolo tra via Pitagora e via Crispi è possibile osservare una grande tomba a camera, la quale, posta in prossimità degli assi viari principali del tessuto urbano greco, è considerata uno dei più importanti monumenti dell’architettura funeraria tarantina, di età arcaica (fine VI – inizi V sec. a.C.). La struttura, che presenta una pianta quadrangolare, è interamente costruita e pavimentata in blocchi regolari di carparo e presentava una copertura originaria con lastroni e architravi, anch’essi in carparo, sostenuti da due colonne doriche, allineate al centro del vano. Lo spazio interno risulta organizzato sul modello dell’andròn, la sala da banchetto riservata agli uomini nella casa greca arcaica: i sette sarcofagi, uno dei quali mai utilizzato, sono disposti, come i letti conviviali (le klinai), lungo le pareti. Nello spazio centrale sono presenti copie del ricco corredo di accompagnamento, posizionato all’esterno e all’interno dei sarcofagi.