Incastonata tra le Dolomiti e le Prealpi venete, Belluno è una città elegante e a misura d’uomo, con il suo centro storico chiuso al traffico dove passeggiare tra palazzi, monumenti e piazze. Salotto della vita cittadina è piazza dei Martiri, un tempo chiamata Campedel, mentre piazza delle Erbe accoglie ancora oggi un mercato di frutta e verdura e diversi edifici storici, come il Monte di Pietà - con il portone cinquecentesco originale - e la secentesca Chiesa della Beata Vergine della Salute, oltre che la trecentesca fontana di San Lucano. In piazza Duomo la cattedrale San Martino, ricostruita nella seconda metà del Quattrocento, si riconosce soprattutto per il campanile barocco aggiunto nel 1732, che svetta per 68 metri d’altezza sull’abitato. All’interno, il duomo conserva opere degli artisti veneziani Jacopo Bassano, Palma il Giovane e Cesare Vecellio. Parte della storia di Belluno sono anche le porte Dojona, Dante e Rugo, simboli della città fortificata così come i resti della fortezza: si scorgono nei giardini di piazza Castello e appartengono alla roccaforte costruita intorno all'anno Mille e demolita all'inizio dell'Ottocento. È ospitato nel settecentesco palazzo Fulcis - uno dei più importanti della città - il museo civico di Belluno, che in 24 stanze decorate con stucchi e affreschi e distribuite su cinque piani ospita le collezioni di opere di artisti locali, sculture, disegni, gioielli e porcellane. A palazzo Giuristi si trova invece la sezione archeologica del museo, con reperti dal Paleolitico medio all'alto Medioevo, rinvenuti a partire dalla seconda metà dell’800. Il Museo interattivo delle migrazioni (Mim) affronta un tema cruciale della storia dell’umanità con installazioni multimediali e comprende una parte dedicata a otto emigranti bellunesi illustri, tra cui Dino Buzzati e papa Luciani. Degno di nota è anche il teatro comunale, in stile Neoclassico, disegnato da Giuseppe Segusini nel 1833-35, con una scalinata caratterizzata da due leoni, opera di Pietro Zandomeneghi. E ha duecento anni di storia il ponte vecchio, sul Piave, di cui rimangono le rovine dopo la distruzione del 1918 per mano degli austriaci in ritirata. Non distante, negli anni Venti del Novecento è stato realizzato il ponte della Vittoria, opera del veneziano Eugenio Miozzi, inaugurato nel 1926 alla presenza del Re d’Italia Vittorio Emanuele III.
...continua a leggereIncastonata tra le Dolomiti e le Prealpi venete, Belluno è una città elegante e a misura d’uomo, con il suo centro storico chiuso al traffico dove passeggiare tra palazzi, monumenti e piazze. Salotto della vita cittadina è piazza dei Martiri, un tempo chiamata Campedel, mentre piazza delle Erbe accoglie ancora oggi un mercato di frutta e verdura e diversi edifici storici, come il Monte di Pietà - con il portone cinquecentesco originale - e la secentesca Chiesa della Beata Vergine della Salute, oltre che la trecentesca fontana di San Lucano. In piazza Duomo la cattedrale San Martino, ricostruita nella seconda metà del Quattrocento, si riconosce soprattutto per il campanile barocco aggiunto nel 1732, che svetta per 68 metri d’altezza sull’abitato. All’interno, il duomo conserva opere degli artisti veneziani Jacopo Bassano, Palma il Giovane e Cesare Vecellio. Parte della storia di Belluno sono anche le porte Dojona, Dante e Rugo, simboli della città fortificata così come i resti della fortezza: si scorgono nei giardini di piazza Castello e appartengono alla roccaforte costruita intorno all'anno Mille e demolita all'inizio dell'Ottocento. È ospitato nel settecentesco palazzo Fulcis - uno dei più importanti della città - il museo civico di Belluno, che in 24 stanze decorate con stucchi e affreschi e distribuite su cinque piani ospita le collezioni di opere di artisti locali, sculture, disegni, gioielli e porcellane. A palazzo Giuristi si trova invece la sezione archeologica del museo, con reperti dal Paleolitico medio all'alto Medioevo, rinvenuti a partire dalla seconda metà dell’800. Il Museo interattivo delle migrazioni (Mim) affronta un tema cruciale della storia dell’umanità con installazioni multimediali e comprende una parte dedicata a otto emigranti bellunesi illustri, tra cui Dino Buzzati e papa Luciani. Degno di nota è anche il teatro comunale, in stile Neoclassico, disegnato da Giuseppe Segusini nel 1833-35, con una scalinata caratterizzata da due leoni, opera di Pietro Zandomeneghi. E ha duecento anni di storia il ponte vecchio, sul Piave, di cui rimangono le rovine dopo la distruzione del 1918 per mano degli austriaci in ritirata. Non distante, negli anni Venti del Novecento è stato realizzato il ponte della Vittoria, opera del veneziano Eugenio Miozzi, inaugurato nel 1926 alla presenza del Re d’Italia Vittorio Emanuele III.
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