Villa Mosconi Bertani Giardino Storico
Località Novare 37024 Negrar
- Km

Conosciuta anche come Villa Novare, la Villa Mosconi Bertani è una villa veneta risalente al XVIII secolo in stile neoclassica. Formato da un edificio principale con due ali basse avanzate che finiscono con due facciate simmetriche, il complesso è un tipico esempio dell'idea palladiana della Villa Veneta con integrazione nel progetto architettonico sia della parte residenziale e padronale che di quella produttiva e agricola legata al vino, rappresentando al centro della valle una specie di tempio neoclassico, a richiamo di una comunità che contava trentacinque famiglie residenti nella tenuta. È. Sopra l'ala orientale si erge il campanile della cappella (consacrata a San Gaetano), mentre da ambo le parti due cancelli danno accesso ai rustici e alle cantine. La costruzione di tutto l'impianto, ossia il corpo centrale della villa, la cappella e le cantine, avvenne nella prima metà del Settecento, ad opera dell'architetto veronese Adriano Cristofali su commissione del primo proprietario della tenuta Giacomo Fattori. Egli la fece erigere su un nucleo abitativo preesistente del Cinquecento. Il salone delle Muse, splendidamente affrescato, dove si notano i due stemmi dei Mosconi, comprende in altezza i tre piani della villa, divisi dalla balaustra in legno dipinto che li suddivide in due fasce orizzontali sovrapposte: Nella parte inferiore domina l'uso del finto bugnato. Nelle nicchie dipinte sono racchiuse le statue monocrome che rappresentano le Muse delle Arti: l'Architettura, la Scultura, la Pittura, la Geometria, l'Astronomia e la Musica; Nella parte superiore si trovano architetture fantastiche a trompe l'oeil, che danno una connotazione prospettica all'insieme. I dipinti monocromi laterali rappresentano le statue dell'Abbondanza e della Giustizia, mentre i satiri dipinti sopra le porte richiamano le quattro stagioni. Gli autori degli affreschi furono artisti emiliani, attivi a Verona. In particolare, il ciclo decorativo delle due fasce orizzontali è stato attribuito al pittore quadraturista Prospero Pesci, della scuola di Filippo Maccari, mentre l'affresco centrale sul soffitto è stato attribuito a Giuseppe Valliani, detto il Pistoiese.