Villa Lancellotti fu edificata nel 1582 dal Cardinale Bonanni e in seguito ristrutturata nel 1730 dal nuovo proprietario, il Principe Pietro Piccolomini, che la denominò Villa Piccolomini, in onore della propria famiglia; al fine dei lavori il Principe mise una lapide sopra l'ingresso, con la seguente iscrizione "PETRUS PICCOLOMINEUS ANNO MDCCLXIV". Fu in questa villa che il Cardinale Cesare Baronio scrisse nel 1607 la sua opera Storia della Chiesa. Il re Carlo Emanuele IV di Savoia visse come ospite in questa villa e nell'ottobre del 1805 ricevette per un soggiorno il Papa Pio VII. Attualmente all'interno del palazzo ci sono stanze decorate con scene allegoriche della vita di campagna, affreschi del pittore Ciro Ferri (1634-1689). Il giardino della villa è un giardino all'italiana che include un ninfeo del XVI secolo. Nel salone d'ingresso al piano terra è presente un mosaico in tessere bianche e nere trovato nel 1863 a Tuscolo in un terreno di proprietà dell'Eremo Tuscolano dei camaldolesi. Delle statue trovate durante gli scavi di Tusculum ornano la villa.