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ACIREALE

 Catania, Sicilia
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Stemma di Acireale
Alla scoperta di Acireale

Acireale è famosa per il suo carnevale – andato in scena quest’anno dal 28 gennaio al 13 febbraio 2024 - con una grande varietà di maschere fra le quali spicca il “Pupo”, un bambino con una lunga veste bianca e un cappello a punta. Ancora folclore con “Etna Afro Festival”, manifestazione dedicata alla scoperta dei ritmi travolgenti della cultura musicale e artistica dell’Africa occidentale, in calendario nell’agosto 2024. Questi e molti altri gli spunti per visitare Acireale, che sorge su un altopiano lavico, conosciuto come la Timpa - un'area naturale protetta - posta su un terrazza a strapiombo sul mare. Acireale è una città di arte e cultura, il suo centro storico si gira comodamente a piedi e i suoi monumenti sono considerati una delle massime espressioni dell'architettura barocca siciliana. Si inizia la visita da piazza Duomo: lungo il suo perimetro affacciano la Cattedrale di Maria Santissima Annunziata, la Basilica dei Santi Pietro e Paolo, il Palazzo del Comune e il Palazzo Modò. La Cattedrale è intitolata a Maria Santissima Annunziata e a Santa Vénera, la patrona della città e all'interno del duomo sono custodite le reliquie della Santa. Nel lato sud di piazza Duomo sorge il palazzo Municipale, architettura barocca conosciuta anche come Loggia Giuratoria. Il palazzo al pianterreno è caratterizzato da una balaustrata, interrotta soltanto da un ricco portale d'ingresso, lungo la facciata si sviluppano delle paraste bugnate e al primo piano sono presenti delle balconate in ferro battuto, sorrette da mensole tipicamente barocche. Nel 2009 la superficie di piazza Duomo è stata interessata da un importante intervento di restauro su progetto degli architetti Paolo Portoghesi e Vito Messina, i quali hanno realizzato un elegante disegno geometrico. Proseguendo l'itinerario di visita, si incontrano numerosi luoghi di culto come la settecentesca Basilica collegiata di San Sebastiano, considerata la più importante architettura sacra di Acireale e dichiarata monumento nazionale. Inoltre, la basilica è stata riconosciuta come monumento messaggero di una cultura di pace dall'UNESCO. Un altro luogo di culto meritevole di una visita è la chiesa di Sant'Antonio da Padova, la più antica della città, risalente al XV secolo. Si consiglia anche la visita delle chiese di di San Biagio, Santa Maria degli Angeli, della Madonna del Carmelo, di San Domenico, di San Filippo Neri, di San Rocco, Maria Santissima Odigitria e Maria Santissima Maddalena.

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Stemma di Acireale
Alla scoperta di
Acireale

Acireale è famosa per il suo carnevale – andato in scena quest’anno dal 28 gennaio al 13 febbraio 2024 - con una grande varietà di maschere fra le quali spicca il “Pupo”, un bambino con una lunga veste bianca e un cappello a punta. Ancora folclore con “Etna Afro Festival”, manifestazione dedicata alla scoperta dei ritmi travolgenti della cultura musicale e artistica dell’Africa occidentale, in calendario nell’agosto 2024. Questi e molti altri gli spunti per visitare Acireale, che sorge su un altopiano lavico, conosciuto come la Timpa - un'area naturale protetta - posta su un terrazza a strapiombo sul mare. Acireale è una città di arte e cultura, il suo centro storico si gira comodamente a piedi e i suoi monumenti sono considerati una delle massime espressioni dell'architettura barocca siciliana. Si inizia la visita da piazza Duomo: lungo il suo perimetro affacciano la Cattedrale di Maria Santissima Annunziata, la Basilica dei Santi Pietro e Paolo, il Palazzo del Comune e il Palazzo Modò. La Cattedrale è intitolata a Maria Santissima Annunziata e a Santa Vénera, la patrona della città e all'interno del duomo sono custodite le reliquie della Santa. Nel lato sud di piazza Duomo sorge il palazzo Municipale, architettura barocca conosciuta anche come Loggia Giuratoria. Il palazzo al pianterreno è caratterizzato da una balaustrata, interrotta soltanto da un ricco portale d'ingresso, lungo la facciata si sviluppano delle paraste bugnate e al primo piano sono presenti delle balconate in ferro battuto, sorrette da mensole tipicamente barocche. Nel 2009 la superficie di piazza Duomo è stata interessata da un importante intervento di restauro su progetto degli architetti Paolo Portoghesi e Vito Messina, i quali hanno realizzato un elegante disegno geometrico. Proseguendo l'itinerario di visita, si incontrano numerosi luoghi di culto come la settecentesca Basilica collegiata di San Sebastiano, considerata la più importante architettura sacra di Acireale e dichiarata monumento nazionale. Inoltre, la basilica è stata riconosciuta come monumento messaggero di una cultura di pace dall'UNESCO. Un altro luogo di culto meritevole di una visita è la chiesa di Sant'Antonio da Padova, la più antica della città, risalente al XV secolo. Si consiglia anche la visita delle chiese di di San Biagio, Santa Maria degli Angeli, della Madonna del Carmelo, di San Domenico, di San Filippo Neri, di San Rocco, Maria Santissima Odigitria e Maria Santissima Maddalena.

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Informazioni su Acireale

Regione

Sicilia

Provincia

Catania (CT)

Abitanti

51176

Altitudine

m. 161 s.l.m.

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Punti di interesse

La Stanza In Fiore
La Stanza In Fiore

Sette ettari di giardino circondano la villa di campagna in stile neo classico, edificata nell’800. Ad opera di Rossella Pezzino de Geronimo, nel 2000 iniziano i lavori, con l’idea di realizzare un giardino contemporaneo fiorito nel quale si uniscono circa 900 specie di rare piante tropicali e sub tropicali. Un giardino accogliente articolato in stanze concatenate, dall’effetto naturale e privo di geometrie, un percorso sensoriale che si svela poco alla volta, che ha come filo conduttore i colori e i profumi di rampicanti e arbusti da fiore ed il rumore ritmico dell’acqua. Oggi è possibile ammirare un giardino d’oriente ed un giardino zen entrambi a forte connotazione simbolica; Alla fine del tour, si completa il percorso sensoriale apprezzando i sapori della cucina di casa con stuzzicanti e deliziosi menù finger food. Le Stanze in fiore di Canalicchio, vincitore del terzo premio Grandi Giardini Italiani 2011 per il più alto livello di manutenzione, buon governo e cura dei giardini visitabili.

Giardino Storico


Giardino Di Villa Trinità
Giardino Di Villa Trinità

Il giardino si erge per circa tre ettari, all'interno dell'agrumeto, ed è stato realizzato dal proprietario, Salvatore Boanjuto, agronomo e paesaggista, conservando i resti precedenti. Tra le colate di lava pietrificata, resti di precedenti eruzioni dell'Etna, ha piantato alberi e arbusti esotici, gruppi di palme e piante succulente. Tra queste, agavi, aloe, iris, Chorisia speciosa, che si fa notare grazie al tronco ricoperto di spine, il falso albero del pepe (Schinus molle), una collezione di querce (Quercus spp), il pistacchio ( Pistacia lentiscus), sorbi, azzeruolo Crataegus azarolus e salvie. Numerose le piante da frutto, secondo la tradizione siciliana: fichi d'India (Ficus indica), cachi (Diospoyros kaki), noci (Juglans regia), peri. Una zona dedicata alla macchia mediterranea, intorno a un antico bagolaro (Celtis australis), che ormai ha raggiunto grandi dimensioni. L'irrigazione di alcune coltivazioni avviene attraverso le "saie", canalette realizzate nel terreno nelle quali scorre l'acqua; i sentieri sono i tradizionali in pietra, chiamati "rasule"; una vasca naturale in pietra lavica, detta "gebbia", raccoglie lacqua piovana  attira gli uccelli, le gru in particolar modo, che migrano verso sud.

Giardino Botanico


Museo Tattile Borges Stamperia Braille
Museo Tattile Borges Stamperia Braille

L'obiettivo maggiore del Museo Tattile Borges è permettere ai disabili della vista di avvicinarsi ed esplorare il mondo dell'arte con una prospettiva differente che privilegia il senso tattile rispetto al senso della vista. E' un'esperienza unica, non solo per i disabili ma per tutti i visitatori del museo; è un viaggio alla scoperta delle bellezze architettoniche di tutta l'Europa, e della Sicilia in particolare. Tra i pezzi che compongono il Museo Tattile Borges troviamo, nella sezione Rinascimento, il Busto del Cristo Crocefisso di Donatello, la testa del David, il Mosè e l’Aurora di Michelangelo. Nella sezione Neoclassica troviamo la Testa di Medusa di Antonio Canova, la Psiche Abbandonata di Pietro Tenerani, ma anche il bozzetto che ritrae il musicista catanese Vincenzo Bellini. Nel Museo Tattile sono inoltre esposti anche plastici di modelli architettonici in scala del sito neolitico di Stonehenge, della Basilica e della Piazza San Pietro in Vaticano, della Torre Eiffel, della Valle dei Templi di Agrigento, della Ducea di Nelson, del Vulcano Etna e del Ponte sullo stretto. Della città di Catania sono presenti: il Castello Ursino, la Cattedrale di Sant’Agata, la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi e la Chiesa dei Minoriti, il Palazzo dei Chierici, il Palazzo dei Minoriti e il Palazzo del Polo Tattile Multimediale, il Teatro Massimo “Bellini”, la Fontana del Liotru, il Centro Fieristico “Le Ciminiere”, ed inoltre il modello di un tipico teatro dell’Opera dei Pupi. Fra le meraviglie in mostra si devono annoverare anche le rappresentazione in gesso in rilievo dei celebri dipinti: La Creazione di Michelangelo, la Medusa di Caravaggio, Les Demoiselles d'Avignon di Pablo Picasso e la Figura di Donna di Giuseppe De Nittis.

Museo Tattile


Orto Botanico Di Catania
Orto Botanico Di Catania

L’Orto botanico di Catania fu inaugurato, nel 1858, dal monaco benedettino Francesco Tornabene Roccaforte che, divenuto titolare della cattedra di Botanica nel 1843, ricevette nel 1847, dalla Deputazione della Regia Università di Catania, un terreno da destinare a tale scopo in località Borgo. Nel 1862 furono collocate le prime piante, provenienti da altri Orti botanici, in particolare da Svezia, Francia e Italia. Nel 1865, grazie al lascito del catanese Mario Coltraro, l'Orto fu ampliato con una nuova area destinata, come espressamente voluto dal donatore, alla coltivazione delle specie della flora spontanea siciliana. Da allora non è stata possibile alcuna ulteriore espansione a causa del rapido sviluppo della città. Oggi l’Orto botanico si estende su una superficie di circa 16.000 mq a 75 m s.l.m., su suoli in parte di origine vulcanica (lave di epoca romana) e in parte alluvionali. L’area è suddivisa in Hortus Generalis (13.000 mq), che raccoglie soprattutto piante esotiche, ed Hortus Siculus (3.000 mq), destinato alla coltivazione di specie spontanee siciliane. L'Orto botanico di Catania è aperto al pubblico anche per lo svolgimento di attività quali mostre, manifestazioni e conferenze; queste attività hanno lo scopo di far conoscere la struttura e di sensibilizzare i cittadini e le autorità sulle diverse problematiche ambientali. Tutti i visitatori possono usufruire di un opuscolo guida a colori, così come di una visita guidata da un operatore, svolgere una visita interattiva con un dispositivo palmare e utilizzare una chiave interattiva per il riconoscimento di cento piante presenti nell’Orto, chiave utilizzabile anche su telefoni iPhon e scaricabile gratuitamente da iTune. L’Orto botanico fornisce consulenza per il riconoscimento di funghi e di piante spontanee ed esotiche e, annualmente, pubblica un Index Seminum.

Orto Botanico

Anfiteatro Romano Di Catania
Anfiteatro Romano Di Catania

L'anfiteatro romano di Catania (di cui è oggi visibile una piccola sezione in piazza Stesicoro) venne edificato con molta probabilità nel II secolo ai margini settentrionali della città antica, a ridosso della collina Montevergine, la quale ospitava il nucleo principale dell'abitato; la zona in cui sorge infatti, che oggi è compresa del centro storico della città, in passato era adibita a necropoli. Esso è parte del Parco archeologico greco-romano di Catania. L'edificio presentava la pianta di forma ellittica, l'arena misurava un diametro maggiore di 70 m ed uno minore di circa 50 m. I diametri esterni erano di 125 x 105 m, mentre la circonferenza esterna era di 309 metri e la circonferenza dell'Arena di 192 metri, e si è calcolato che poteva contenere 15.000 spettatori seduti e quasi il doppio di quella cifra con l'aggiunta di impalcature lignee per gli spettatori in piedi. Addossato alla vicina collina ne era separato da un corridoio con grandi archi e volte che facevano da sostegno per le gradinate. Era probabilmente prevista anche una copertura con grandi teli per il riparo dal forte sole o nel caso di pioggia. La cavea presentava 14 gradoni. Venne costruito con la pietra lavica dell'Etna ricoperta da marmi ed aveva trentadue ordini di posti. Secondo una tradizione incerta e priva di riscontri si vuole vi si svolgessero anche le naumachie, vere battaglie navali con navi e combattenti dopo averlo riempito di acqua mediante l'antico acquedotto. L'anfiteatro di Catania è strutturalmente il più complesso degli anfiteatri siciliani e il più grande in Sicilia. Appartiene al gruppo delle grandi fabbriche quali il Colosseo, l'anfiteatro di Capua, l'Arena di Verona. Presenta una struttura realizzata con muri radiali e volte non addossata al terreno, dove la facciata non si appoggia direttamente ai muri radiali, bensì a una galleria di distribuzione periferica. La tecnica edilizia prevede l'uso dell'opera vittata per le parti interne e quadrata per l'esterno. Le testate dei pilastri sono in opera quadrata con piccoli blocchi di pietra lavica. I paramenti denotano una certa trascuratezza: i blocchetti dell'opera quadrata sono a taglio irregolare e appaiono in buona parte di riporto. Gli archi sono realizzati esternamente con grossi mattoni rettangolari dal taglio regolare e uniti da malta di buona qualità, mentre internamente sono fatti in opera cementizia a grosse scaglie radiali. Singolare, nonostante la complessiva sobrietà dell'edificio, doveva apparire il contrasto cromatico tra la scurissima pietra lavica dei paramenti e il rosso dei mattoni delle ghiere degli archi. Una nota di prestigio era rappresentata dall'utilizzo del marmo, non solo per il rivestimento del podio, ma anche per alcune decorazioni come le erme ai lati dell'ingresso principale dell'arena. Molto probabilmente le gradinate dovevano essere in pietra calcarea realizzando un forte gioco cromatico tra il bianco dei sedili e il nero delle scalette, così come supponibile dalle costruzioni coeve.

Anfietatro Romano

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La Sicilia è la più grande isola italiana e del mediterraneo, nonché la regione più estesa dell'Italia, la sua superficie ha una caratteristica forma triangolare. L'isola a Nord-Est è divisa dal continente dallo Stretto di Messina – un lembo di mare di circa 3km – è bagnata a Nord dal Mar Tirreno, a Ovest dal canale di Sicilia, a Sud-Ovest dal Mar di Sicilia, a Sud-Est dal canale di Malta, e a Est dal Mar Ionio.

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