Costruita su i resti di un insediamento di epoca romana, la villa venne edificata nel XVI secolo su committenza della nobile famiglia spoletina dei Martorelli. L’edificio, formato da un corpo di fabbrica affiancato da due torri angolari, subì alcuni rifacimenti nel ’700, quando passò alla famiglia Locatelli, che volle renderla degna del soggiorno dei pontefici Pio VI e Pio VII.
L'interno della villa è abbellito da affreschi cinquecenteschi di soggetto religioso, ma la maggior parte delle decorazioni sono databili tra XVIII e XIX secolo, a cominciare dall'atrio, dove si possono ammirare due soldati napoleonici a grandezza naturale realizzati con la tecnica del Trompe-l'œil. Un'iscrizione del 1805 posta da Fabrizio Loccatelli ricorda l'ospitalità data a Pio VII di ritorno dalla Francia.
Nel soffitto dell'attiguo salone è dipinta un'allegoria che si riferisce a Leone XII, e le armi papali sono innalzate su di una parete. Segue la grande sala dal pavimento a mosaico appartenente alla villa di epoca romana che in origine sorgeva sull'area. Alcune sale sono coperte da ricchi soffitti lignei secondo il gusto "esuberante e scenografico caratteristico di Filippo Marignoli". Interessanti anche i paesaggi della sala cinese alle cui pareti sono evocate esotiche atmosfere d'ispirazione orientale, eseguite a tempera e colla; e ancora la sala Canoviana decorata con scene di soggetto mitologico a tempera, alternate a bassorilievi in gesso.
L’intero complesso affaccia sullo stupendo giardino che ospita oltre 900 specie vegetali tra le quali un secolare cedro del Libano alto 19 metri.
Villa Redenta
Giardino Botanico
Via di Villa Redenta,1 06049 Spoleto
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