FRAZIONE DI PONTECHIANALE

Chianale

 Cuneo, Piemonte
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0 m.s.l.m.
214 abitanti
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Regione
Piemonte
Provincia
Cuneo (CN)
Abitanti
214
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Un piccolo comune dalla grande atmosfera. È Chianale, un elisir di fascino occitano il cui nome è proprio di derivazione occitana: “La Cianal” - ovvero “canale” -, che allude a un’opera di canalizzazione del torrente Varaita tra le abitazioni. Incorniciato dalla riserva della biosfera del Monviso e situato a 1.800 metri di altitudine, il borgo piemontese è situato sull’antico Chemin Royal - la strada del sale che arrivava in Francia - e lungo un’arrampicata ripidissima - da compiere soltanto durante la stagione estiva - è possibile raggiungere il colle dell’Agnello a 2.748 metri, il secondo valico automobilistico più alto d’Italia dopo lo Stelvio. In tutto il territorio di Chianale è protagonista il profumo delle Alpi e il comune è diviso dal torrente Varaita in due zone ben collegate tra loro da un ponte in pietra, il simbolo della località. Un comune, Chianale, incastonato in Alta Valle Varaita e che si presenta con un susseguirsi di antiche e caratteristiche case in ardesia e legno con tetti in lose di pietra: capolavori di architettura contadina ricchi di portali, pitture murali e meridiane solari. Un borgo da scoprire lentamente, passeggiando alla ricerca dei suoi monumenti iconici.
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Casa Martinet e Museo del costume di Chianale
Sulla piazza del ponte si affaccia la chiesa di Sant’Antonio, parrocchiale dal 1459 alla fine del Seicento. L’edificio, dalle linee semplici e armoniose, palesa un campanile a vela e un portico dalle piccole dimensioni. Al suo interno, gli archi trasversali sono retti da mensole scolpite con espressivi mascheroni e têtes coupées che rimandano all'arcaico substrato celtico. Su Chemin Royal, la strada principale del borgo, si trova Casa Martinet, quanto resta dell’antico tempio calvinista. Nel XVII secolo, infatti, Chianale era l’unico paese della valle in cui veniva consentita la libertà di culto. Sull'altra sponda del fiume Varaita si eleva invece la più recente parrocchiale di San Lorenzo, costruita tra il Seicento e il Settecento, che custodisce un altare barocco della scuola brianzola, poggiante su quattro colonne tortili di pino cembro. Da visitare è il Museo del costume e dell'artigianato tessile, ospitato nell'antica chiesa dei Cappuccini, operanti in valle nel Seicento e nel Settecento. Inaugurato nel 2008 a conclusione di un lungo e delicato lavoro di ristrutturazione, il museo presenta una ricca documentazione sui costumi della valle e sui prodotti dell'artigianato tessile locale.
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Fonte: Ministero dell'Interno