Monticiano

Monticiano è un comune incastonato in un ambiente autentico e incontaminato, solcato dai fiumi Merse e Farma che originano due riserve naturali, quella del Torrente Farma e quella del Merse, entrambe perfette per trekking e gite fuori porta. La parte più antica di Monticiano è situata su una collina e i resti delle sue antiche mura, così come del castello, sono ancora visibili: il borgo, infatti, conserva un nucleo storico delineato nel Medioevo. Tra i siti di maggior interesse sono annoverate la chiesa tardo romanica di Sant'Agostino o del Beato Antonio Patrizi - dagli interni in stile Barocco - e la chiesa dei Santi Giusto e Clemente, definita da una facciata rivestita in pietre conce, su cui si apre un portale sormontato da un arco a tutto sesto composto di formelle in travertino nel quale è scolpito un motivo a giglio. L’architrave, in pietra serena, presenta un motivo geometrico intrecciato. L'imponente complesso architettonico si sviluppa attorno a un cortile centrale, su cui affacciano antiche strutture difensive e una piccola chiesa, arricchita da pregevoli decorazioni.

Fanno parte del territorio comunale di Monticiano anche le Terme di Petriolo, un antico centro termale che ancora oggi attira moltissimi visitatori: il luogo ideale per ritemprare corpo e mente, immersi nella quiete delle colline toscane. Le sorgenti termali, già documentate in epoca romana, sgorgano a una temperatura di 43 °C e lungo il corso del fiume Farma, creando calde piscine naturali, ricche di sali e proprietà terapeutiche. Il territorio custodisce un paesaggio di notevole interesse naturalistico con una grande varietà di ambienti e una prevalenza di aree boschive: una tappa irrinunciabile è la visita al museo della Biodiversità, struttura all’avanguardia che si candida a diventare un punto di riferimento nazionale per l’educazione ambientale. Da visitare, infine, due parchi-museo: uno raccoglie più di cinquanta installazioni dello svizzero Kurt Laurenz Metzler, l’altro è un pot-pourri di sculture di artisti internazionali e porta il nome di Roberto Ciulli.