Sulla costa adriatica d'Abruzzo, Ortona unisce il fascino di una località balneare alla ricchezza culturale di una cittadina che tra mare e collina ha origini molto antiche, considerata già dal IV secolo a.C. un importante porto commerciale. La sua è una storia di disfatte e rinascite, conquistata da Romani, Goti, Bizantini e Longobardi, incendiata dai Normanni nel XI secolo e ricostruita dagli Svevi e infine teatro di un aspro scontro tra l'esercito tedesco e gli alleati durante la Seconda guerra mondiale, prima di tornare a essere uno dei principali scali marittimi principali della regione. Il centro storico di Ortona ha conservato il suo fascino medievale con la cattedrale di San Tommaso Apostolo, che dal 1258 custodisce nella cripta le spoglie del patrono e accoglie il Museo diocesano, dove si trovano testimonianze del periodo romano e paleocristiano. Il cinquecentesco palazzo Farnese porta la firma dell'architetto Giacomo Della Porta, che lo ha realizzato in stile rinascimentale, ed è sede del Museo d'arte contemporanea e della pinacoteca Cascella: si incontra sulla suggestiva "passeggiata orientale" di Ortona, che con una vista spettacolare sulla costa dei Trabocchi si spinge fino al castello aragonese.
Ortona, via Verde della Costa dei Trabocchi
Aperta al pubblico, la fortezza domina il mare da un promontorio offrendo un emozionante panorama: edificata per volontà di Ferdinando d'Aragona a difesa dell'abitato intorno alla metà del XV secolo su una struttura risalente al XIII, è stata in gran parte ricostruita negli anni Novanta del Novecento per riparare i gravi danni inflitti dal secondo conflitto mondiale. Testimonianza di quel periodo, è anche il Moro River Cemetery, nella frazione di San Donato, il cimitero militare canadese dove riposano le spoglie dei soldati caduti nel 1943 durante la campagna del fiume Moro. Ma la vera eccellenza di Ortona resta, tra arenili sabbiosi e calette, il suo bel litorale, lungo il quale corre anche la "Via Verde della Costa dei Trabocchi", una pista ciclabile che è parte del percorso interregionale della Ciclovia Adriatica. A nord del porto cittadino si estendono ampie spiagge sabbiose come il Lido Riccio, con la sua sabbia chiara e mare limpido, e la di Punta Ferruccio, caratterizzata da ciottoli bianchi e falesie a picco sul mare. A sud, invece, si trovano la spiaggia attrezzata di Lido Saraceni e Punta dell'Acquabella, parte della Riserva Naturale omonima, con un litorale misto di sabbia e sassi e acque trasparenti che ne spiegano il nome evocativo.